CONDIVISO E CONNESSO, ECCO IL PARABREZZA 4.0

La presenza di tecnologia ospitata alle spalle dei vetri impone la massima responsabilità per il ripristino dei sistemi di sicurezza. Per questo Doctor Glass invita gli assicuratori a scegliere partner professionali

CONDIVISO E CONNESSO, ECCO IL PARABREZZA 4.0
👤Autore: Alessandro Giuseppe Porcari Review numero: 50 Pagina: 34
Non più un semplice vetro. Sensori, radar e telecamere si integrano sempre più strettamente con il parabrezza, che diventa così protagonista della rivoluzione in corso nel settore automobilistico. I nuovi parabrezza sono sempre più evoluti perché ospitano strumenti di controllo della vettura, connessi con centraline ospitate alle spalle del vetro. Questo significa che in caso di rottura si dovranno ricalibrare le tecnologie di bordo per ripristinare il loro corretto funzionamento. “È quindi fondamentale affidarsi a partner professionali”, spiega Marco Lovisetto general manager di Doctor Glass che invita gli assicuratori a non commettere gli stessi errori fatti da Blockbuster e Kodak che hanno avuto paura di guidare l’innovazione quando queste due aziende erano leader nei loro mercati. Una strategia miope che si è rivelata fallimentare. Lo sviluppo tecnologico del settore automobilistico impatterà anche sulle compagnie e rappresenta una grande opportunità.


AUTO AUTONOMA E GARANZIE ACCESSORIE

L’evoluzione apre a nuovi modelli di assicurazione che bisogna imparare a conoscere per rispondere alle esigenze sempre più specifiche dei clienti. Condivisione, connessione, e autonomia sono le principali linee di evoluzione.  Le auto connesse producono maggiori informazioni con cui è possibile creare prodotti più rispondenti alle esigenze dei clienti. Le driverless car ci renderanno persino passeggeri della nostra auto e renderanno meno probabili gli incidenti. Le vetture condivise sono un fenomeno in rapida espansione che sta generando nuove tipologie di polizze. Lovisetto sottolinea che l’auto sta liberando gradualmente  l’uomo dal controllo del mezzo. “Possiamo fare a meno degli arti, ma non ancora della nostra attenzione sulla strada” osserva il general manager di Doctor Glass. Dal controllo della distanza per il parcheggio, applicato già dal 1995, oggi sulle vetture sono montati strumenti di controllo automatico della velocità, l’Emergency breaking (la frenata automatica della vettura appena si avvicina a un’altra) e il Lane keeping assist (che corregge la traiettoria se il veicolo devia involontariamente dalla corsia). Cambiamenti graduali verso la completa autonomia della macchina, che trasformeranno i conducenti in comuni passeggeri. “Vedo un futuro con una sinistrosità inferiore a quella attuale, e con una graduale diminuzione della vendita di polizze accessorie”, stima Lovisetto. Si apre così uno scenario di condivisione delle responsabilità completamente nuovo, che potrebbe portare le case di produzione automobilistica a collaborare direttamente con le compagnie per offrire prodotti assicurativi in linea con le garanzie tecnologiche offerte dal mezzo. Il tema è sfidante. Anche per Doctor Glass. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Articoli correlati

I più visti