RISCHI, IL VALORE DELLA CONOSCENZA

Una società sempre più complessa e interconnessa spinge il settore assicurativo verso un percorso che unisca consapevolezza delle minacce e adozione di soluzioni adeguate. È quanto emerso nel corso dell'evento sull'argomento, organizzato da Insurance Connect

RISCHI, IL VALORE DELLA CONOSCENZA
Circa 260 persone hanno partecipato a Rischi, il valore della conoscenza, il convegno annuale di Insurance Connect dedicato al mondo dei rischi, interamente moderato da Maria Rosa Alaggio, direttore di questa rivista. Come ogni anno l’evento ha coinvolto aziende di svariati settori produttivi, fondazioni, centri studi e il mondo assicurativo. 



Ha aperto la giornata il presidente di Anra, Alessandro De Felice, dando una definizione del concetto di cultura del rischio che deve permeare i diversi livelli dell’azienda ed essere allineata con le strategie di risk management. Ma le minacce vanno gestite in un contesto sociale che influenza l’azione delle aziende: per questo, secondo Nadio Delai, presidente di Ermeneia, occorre saper distinguere il percepito dal reale, cosa non banale nella società digitale contemporanea. 
Persino il rischio delle catastrofi naturali sconta una distorsione nella percezione: ne ha parlato Luigi Pastorelli, docente e direttore tecnico del gruppo Schult’z



A seguire, il confronto della prima tavola rotonda ha evidenziato la necessità per le imprese di avvicinarsi con più decisione al mondo dei rischi, in un contesto sempre più interdipendente. Ne hanno parlato rappresentanti, dirigenti e presidenti dei vari stakeholder del mercato: da Confindustria ad Asseprim-Confcommercio; da Ania a Cineas ai periti di Aipai, fino ai broker di Aiba e Acb



Il convegno ha anche visto tre momenti di approfondimento su altrettanti specifici rischi: il terremoto, l’inquinamento e il terrorismo. Per quanto riguarda gli eventi sismici, è intervenuto Paolo Augliera dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia; l’attenzione si è poi spostata sul rischio ambientale, di cui ha parlato Lisa Casali del Pool Inquinamento; mentre per il rischio terrorismo la parola è passata a Marco Di Liddo del CeSi



Ma al centro restano le aziende e le loro esigenze. Giacomo Masotina ha raccontato il caso concreto di un sinistro, quello subito dalla Cartiera di Cologno, coadiuvato da Marco Valle di Aipai, perito di quel sinistro. Secondo Mauro Gattinoni, direttore dell’Associazione piccola industria Lecco e Sondrio, invitato al dibattito, gli imprenditori fanno ancora fatica a capire che un incidente avvenuto in casa d’altri può accadere anche alla propria azienda. 



La giornata è terminata con la consueta tavola rotonda dedicata alle iniziative messe in campo dalle aziende per creare una vera cultura del rischio. Hanno partecipato esponenti di PwC; Unieuro, gruppo Fecs, Iren, Fastweb, Cassa Padana e Ugari



Sul sito, www.insurancetrade.it, tutti i video del convegno e le presentazioni dei relatori.

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