L’IMPORTANZA DEL MERCATO PMI

È un target sensibile al tema del rischio e delle conseguenze di gravi danni per la propria sopravvivenza. Dual Italia, che di recente ha acquisito Synkronos Italia, focalizza l'offerta per le piccole e medie imprese su quattro minacce specifiche

L’IMPORTANZA DEL MERCATO PMI
Se oltre il 90% del tessuto produttivo italiano è costituito da imprese piccolissime, piccole o medie, il settore assicurativo deve tenerne conto per poter offrire prodotti in linea con le particolari esigenze di un simile target. Perché essere piccoli non significa essere immuni dai rischi che colpiscono le aziende. Significa piuttosto avere una forza minore per reagire nel momento delle difficoltà. 
Nel presentare la nuova linea Dual for Pmi, Maurizio Ghilosso, managing director di Dual Italia e Synkronos Italia, osserva che per affrontare “un mercato italiano largamente composto di rischi di piccola dimensione è necessario dotarsi di soluzioni di alta gamma che siano facilmente proponibili e comprensibili da questa categoria di clienti”. 

I RISCHI PIÙ TEMUTI 

Grandi o piccole che siano, le imprese hanno le stesse preoccupazioni. Secondo il Risk Barometer 2018 di Agcs, i primi quattro rischi più temuti dalle aziende sono il rischio di interruzione dell’attività e della supply chain con il 51% (+15 punti rispetto al 2017 in cui era sempre al primo posto); al secondo posto i rischi informatici con il 38% (erano al 4° posto nella rilevazione dello scorso anno con il 23%), mentre rimangono stabili al terzo i rischi di catastrofi naturali con il 30% (erano al 25%). Un notevole aumento di attenzione si nota verso il danno reputazionale, che dal decimo posto del 2017 si colloca quest’anno al quarto, con una percentuale del 23%. Ghilosso si sofferma sui rischi di business interruption e sui catastrofali, oggetto di due delle quattro coperture della linea Dual for Pmi. L’interruzione dell’attività è “un rischio temuto che il cliente comprende facilmente se si prova a ragionarne con lui”. All’imprenditore è chiaro il danno che deriva da una riduzione della produzione, con conseguenze sulle vendite, sui ricavi e sulla fedeltà dei clienti, a fronte di costi fissi e impegni con i creditori che permangono, e di nuove spese per riavviare l’attività, “una situazione che può mettere a rischio la sopravvivenza stessa dell’azienda”, spiega Ghilosso.

L’ESPOSIZIONE ALLE NAT-CAT

I rischi catastrofali sono una realtà con cui in Europa, e in particolare in Italia, è necessario fare i conti. I dati forniti da Dual parlano chiaro: nel Vecchio Continente, negli ultimi 15 anni si sono verificati 75 disastri naturali, con danni stimati in 119,3 miliardi di euro. Di questi, nove eventi e quasi 50 miliardi (rispettivamente il 12% e il 41,8% del totale) hanno riguardato il nostro Paese, dove negli ultimi 40 anni solo il 2,5% dei danni da terremoto è stato coperto da assicurazione. 
La linea Dual for Pmi è costituita da quattro prodotti stand alone, cioè svincolati dalla necessità di una copertura sottostante property per i rischi diretti: Dual Businness Interruption, Dual NatCat, Dual Cyber e Dual Corporate Protection. Le coperture sono disponibili nelle formule Standard, per imprese fino a 12 milioni di euro di fatturato, Referral fino a 25 milioni di euro e Tailor Made oltre i 25 milioni. La sottoscrizione delle polizze si appoggia a una piattaforma informatica che permette ad agenti e broker di ridurre i tempi di emissione.

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