LE NEWS BREVI DI INSURANCE REVIEW

Le notizie pubblicate sul numero digitale di Insurance Review di maggio-giugno

LE NEWS BREVI DI INSURANCE REVIEW

CAT NAT, UFFICIALE IL RINVIO
Via libera definitivo al decreto che posticipa l’entrata in vigore dell’obbligo assicurativo per le imprese

È stato approvato in via definitiva, con il via libera del Senato, il decreto che lo scorso 31 marzo ha posticipato l’entrata in vigore della legge che impone alle imprese in Italia di sottoscrivere una polizza contro le catastrofi naturali. L’obbligo scatterà il primo ottobre 2025 per le aziende di medie dimensioni e il primo gennaio 2026 per le piccole e micro imprese. Confermato invece il termine del 31 marzo 2025 per le grandi aziende, ma il testo prevede che per i primi 90 giorni, quindi fino al 30 giugno 2025, non siano previste sanzioni per chi non assolve all’obbligo.
Molte le novità rispetto al testo emanato dal governo. Si specifica innanzitutto che per la determinazione del valore dei beni da assicurare si considera il valore di ricostruzione a nuovo dell’immobile danneggiato e il costo di rimpiazzo dei beni mobili. Esteso quindi l’ambito di copertura anche agli immobili oggetto di sanatoria o per i quali sia in corso un procedimento di sanatoria o condono. Previsto infine il coinvolgimento del Garante per la sorveglianza dei prezzi e dell’Ivass in attività di controllo e verifica per evitare speculazioni sui prezzi.



UNIPOL, PERFORMANCE IN CRESCITA
Cresce l’utile netto consolidato, che grazie al contributo delle controllate bancarie si porta a 407 milioni di euro

Unipol ha chiuso il primo trimestre del 2025 con una crescita di tutti i principali indicatori di performance. Il risultato netto consolidato, includendo il contributo di Bper e Banca Popolare di Sondrio, è salito a 407 milioni di euro, il 12,1% in più rispetto allo stesso periodo di un anno fa. In aumento anche la raccolta diretta assicurativa, che è arrivata a quasi cinque miliardi di euro (+18,8%), sostenuta da entrambi i rami. Nel danni la crescita è stata del 4,7%, grazie soprattutto al +21,5% di UniSalute, ma sono risultati in crescita anche i business auto (+4,5%) e non auto (+4,9%). Balzo del 35,5% invece nel comparto vita, sostenuto soprattutto dalla bancassicurazione e dalla raccolta apportata dai contratti collettivi previdenziali di nuova acquisizione.
L’indice di solvibilità consolidato al termine del primo trimestre è stato pari al 218%, mentre l’indice di solvibilità del gruppo assicurativo è stato pari al 277%.



RACCOLTA PREMI, GENERALI SEMPRE IN VETTA
Il Leone di Trieste consolida la prima posizione della tradizionale classifica dell’Ania

Generali si conferma il primo gruppo assicurativo italiano. Nel 2024, secondo l’ultima edizione della classifica annuale dell’Ania, la società ha messo a bilancio una raccolta premi del lavoro diretto di 32,37 miliardi di euro, centrando un rialzo del 19,3% su base annua. Secondo posto invece per Intesa Sanpaolo Assicurazioni con una performance da 19,63 miliardi di euro, mentre sul gradino più basso del podio si piazza Allianz (18,97 miliardi di euro). La medaglia di legno, con una raccolta di 18,95 miliardi di euro, va a Poste Vita. Completa infine la top 5 il gruppo Unipol (15,46 miliardi).
“Con un volume premi complessivo di quasi 170 miliardi di euro, oltre 18 milioni di sinistri gestiti nel comparto danni e uno stock di 860 miliardi di euro di riserve amministrate in quello vita, il settore si conferma come asse portante per la protezione e lo sviluppo del sistema socio-economico italiano”, ha commentato Giovanni Liverani, presidente dell’Ania. 

Giovanni Liverani, presidente di Ania
© Ania


CRONOS, PARTE LA SCISSIONE DEL PORTAFOGLIO
Lo ha affermato Luigi Federico Signorini, presidente dell’Ivass, durante un’audizione al Senato

Luigi Federico Signorini mette la parola fine alla questione Eurovita. “Negli ultimi giorni la vicenda si è chiusa definitivamente, con il trasferimento formale delle polizze ex Eurovita alle compagnie assicurative partecipanti al salvataggio”, ha affermato lo scorso 16 maggio il presidente dell’Ivass in occasione di un’audizione al Senato, in cui ha illustrato l’operazione di sistema che, grazie al coinvolgimento di Allianz, Generali, Intesa Sanpaolo Assicurazioni, Poste Vita e Unipol, ha messo in sicurezza oltre 11 miliardi di euro in polizze vita con la newco Cronos Vita.
La ripartizione dei contratti dovrebbe vedere il passaggio a Unipol di 2,5 miliardi di euro relativi alle soluzioni distribuite da Finint. Una cifra analoga, collocata da Banca Popolare di Puglia e Basilicata, Cassa di Risparmio di Volterra, Banca di Piacenza e Widiba, andrà a Poste Vita. Per Intesa Sanpaolo un pacchetto da 2,4 miliardi di euro distribuito da Fideuram e Sanpaolo Invest, mentre 2,3 miliardi di euro collocati da Fineco e Credem sono destinati a Generali. Ad Allianz, infine, 1,5 miliardi di euro in polizze distribuite da Banca Agricola Popolare di Ragusa e Cassa di Risparmio di Bolzano.



ALLIANZ CONFERMA LA SOLIDITÀ
L’outlook è positivo: il gruppo prevede l’utile operativo per l’intero anno compreso tra i 15 e i 17 miliardi di euro

Record dell’utile operativo per Allianz nel primo trimestre del 2025. Il gruppo apre l’esercizio con un risultato di 4,2 miliardi di euro, in crescita del 6,3% su base annua, grazie al contributo di tutti i segmenti di business. L’outlook è positivo: Allianz conferma l’obiettivo di un utile operativo per l’intero 2025 compreso tra i 15 e i 17 miliardi di euro. 
L’utile netto core attribuibile agli azionisti è rimasto stabile a 2,6 miliardi, “poiché l’aumento dell’utile operativo è stato compensato da un risultato non operativo inferiore e da maggiori imposte”. L’entità di queste ultime, continua Allianz, ha risentito di un accantonamento una tantum relativo alla prossima cessione della partecipazione nelle joint venture indiane. Al netto di tale accantonamento, l’utile core sarebbe aumentato del 5%. L’utile per azione vale 6,61 euro, con un aumento del 2,9% rispetto al primo trimestre del 2024.  



PATRICK TIERNAN È IL NUOVO CEO DEI LLOYD’S
In carica da giugno, prende il posto di John Neal

Patrick Tiernan è il nuovo ceo dei Lloyd’s. Entrato in carica all’inizio di giugno al posto di John Neal, Tiernan vanta trent’anni di carriera nel settore assicurativo, con ruoli di responsabilità in società del calibro di Aviva, dove è stato anche chief financial officer, StarStone Insurance e Zurich. Il top manager era entrato nel 2021 nel colosso londinese come head of markets.
“È un grande privilegio essere scelto come il prossimo ceo dei Lloyd’s”, ha commentato Tiernan. “Sono entusiasta di avere la possibilità di guidare un gruppo di persone così talentuose e motivate: ho grande fiducia su quanto possiamo raggiungere insieme e non vedo l’ora – ha proseguito – di poter scrivere un nuovo capitolo nel racconto di questa storica istituzione”. In merito agli obiettivi del suo mandato, il manager ha sottolineato che “la priorità sarà sostenere il successo commerciale dei membri del mercato, mantenendo allo stesso tempo una presa ferrea sulla disciplina di sottoscrizione e salvaguardando la solidità finanziaria della società”.

Patrick Tiernan, ceo dei Lloyd’s
© Lloyd's

MUNICH RE CONFERMA I TARGET
Il riassicuratore si dice ottimista nonostante un utile netto praticamente dimezzato rispetto allo scorso anno

Munich Re accusa il colpo delle catastrofi naturali che si sono abbattute su tutto il pianeta nel primo trimestre del 2025. L’utile netto del riassicuratore tedesco si è fermato a 1,1 miliardi di euro, praticamente dimezzato rispetto agli oltre 2,1 miliardi dello stesso periodo dello scorso anno. Nonostante ciò, la società ha voluto confermare l’obiettivo di un utile netto di sei miliardi di euro per il 2025.
Alla base della fiducia di Munich Re ci sono soprattutto le favorevoli condizioni di mercato e l’elevata qualità del portafoglio. “Sebbene Munich Re non sia uscita indenne dai devastanti incendi di gennaio a Los Angeles, siamo comunque riusciti a generare un utile trimestrale di 1,1 miliardi di euro”, ha commentato il cfo Christoph Jurecka. “Tutto ciò – ha aggiunto – testimonia la resilienza del gruppo Munich Re, sostenuta ancora una volta dalla gestione prudente del portafoglio aziendale”.



CONTE.IT PUNTA SULLE RETI FISICHE
La compagnia rilancia la sua strategia distributiva e scommette sugli intermediari

ConTe.it investe per sviluppare la sua presenza presso le reti fisiche. Accanto al canale online, il gruppo Admiral ha deciso di rilanciare in Italia il progetto ConTe.it Intermediari, costituendo un vero e proprio canale fisico attraverso una rete estremamente selezionata di professionisti del settore. Il rilancio, spiega una nota di ConTe.it, è il risultato di un “profondo processo di rinnovamento interno” durato quasi tre anni, “contraddistinto da importanti investimenti finanziari e tecnologici, volto a realizzare una value proposition unica sul mercato poiché in linea con i valori del gruppo Admiral e disegnata tenendo particolarmente conto delle esigenze degli intermediari”.
L’iniziativa sarà guidata da una nuova struttura manageriale composta da dirigenti con una lunga esperienza nelle principali compagnie assicurative tradizionali italiane, “il cui know-how ha reso possibile la riuscita di un’articolata e capillare trasformazione interna”.



JC FLOWERS SI PRENDE WEFOX ITALIA
Accordo per rilevare il 100% delle attività della società nel nostro paese

Il fondo Jc Flowers si prende wefox Italia. L’insurtech ha comunicato in una nota di aver raggiunto “un accordo per cedere ai fondi gestiti da Jc Flowers il 100% del capitale delle sue società italiane wefox Mga e wefox Services Italy”. I dettagli finanziari della transazione non sono stati resi noti. L’operazione garantirà a wefox “una maggiore flessibilità finanziaria e segna il completamento del processo di ristrutturazione del gruppo”. Il riassetto della società è stato inaugurato lo scorso anno con la cessione degli asset definiti “non essenziali” per consentire al top management Joachim Müller di concentrarsi su business più redditizi e sostenibili: in passato Mansutti srl era stata ceduta ad Ardonagh e più recentemente si è provveduto alla vendita del portafoglio run-off di wefox Insurance a Darag.
La società ha assicurato che “le attività operative delle società italiane non saranno influenzate” dalla transazione e che “i clienti e i partner continueranno a ricevere servizi amministrativi di alta qualità e sostegno nella gestione sinistri”.

© Savvas Stavrinos – pexels


VITTORIA ESCE DA MEDIOBANCA
La compagnia ha annunciato una vendita a termine del suo intero pacchetto azionario in Piazzetta Cuccia

Vittoria Assicurazioni lascia Mediobanca. Stando a quanto comunicato dalla Consob, la compagnia avrebbe costruito uno strumento derivato per vendere a termine la sua intera partecipazione in Piazzetta Cuccia. L’operazione avverrà a un prezzo di 18,32 euro per azione.
La decisione di Vittoria Assicurazioni non sarebbe legata ai recenti sviluppi del risiko bancario che hanno finito per coinvolgere anche l’istituto guidato da Alberto Nagel. Alla base di tutto ci sarebbe una semplice logica finanziaria, dettata principalmente dai massimi storici toccati da Mediobanca in borsa nelle ultime settimane: l’incasso previsto per Vittoria è stimato in 41 milioni di euro, più del doppio di quanto speso dalla compagnia per entrare nel capitale di Piazzetta Cuccia nel 2004, quando il titolo viaggiava intorno ai 9 euro per azione. In ogni caso, l’uscita di scena dovrebbe avvenire il 20 giugno, quindi in tempo per incassare l’interim dividend del 19 maggio ed esprimere il proprio parere nell’assemblea indetta il prossimo 16 giugno per discutere l’ops su Banca Generali.



GENERALI, TRE MESI DI CRESCITA
Solidi risultati per il Leone di Trieste, che archivia il primo trimestre 2025 con un aumento della raccolta

Premi, risultato operativo e utile netto normalizzato in crescita per Generali nei primi tre mesi del 2025. La raccolta lorda del gruppo ha raggiunto 26,5 miliardi di euro, grazie soprattutto alla performance del segmento danni e alla solida crescita della raccolta netta vita. Il risultato operativo è cresciuto dell’8,9% e si è attestato a 2,1 miliardi di euro. L’utile netto si è fermato invece a circa 1,2 miliardi di euro, evidenziando un calo del 4,8% su base annua che riconduce principalmente al forte risultato non operativo degli investimenti messo a bilancio nel primo trimestre del 2024, in cui trova spazio anche l’utile non ricorrente derivante dalla cessione di Tua Assicurazioni: normalizzato da tutte le operazioni straordinarie, l’utile netto risulta in crescita del 7,6%.
“Le nostre fonti di utile diversificate e la solida posizione di capitale, supportata da un’eccellente generazione di cassa, consentiranno al gruppo di implementare con successo il nuovo piano strategico”, ha commentato il group cfo Cristiano Borean.



SWISS RE, BENE IL PRIMO TRIMESTRE DEL 2025
Il riassicuratore chiude i primi tre mesi dell’anno con un risultato di 1,3 miliardi di dollari

Neppure l’impatto delle catastrofi naturali frena la crescita di Swiss Re. Il riassicuratore ha comunicato di aver messo a bilancio nel primo trimestre del 2025 un utile netto di 1,3 miliardi di dollari, in rialzo del 18,2% su base annua. Alla base della performance, come specifica una nota della società, c’è stata soprattutto la solida disciplina di sottoscrizione, capace di compensare le perdite da 570 milioni di dollari provocate dalle catastrofi naturali nei primi tre mesi dell’anno. La maggior parte degli indennizzi sono stati generati dagli incendi che lo scorso gennaio hanno investito l’area di Los Angeles in California. 
“Il primo trimestre del 2025 è stato segnato da perdite significative nel nostro business danni”, ha commentato il group ceo Andreas Berger. “Nonostante ciò – ha proseguito – tutte le business unit hanno realizzato risultati solidi, evidenziando la resilienza del gruppo e sottolineando la nostra capacità di sostenere i clienti agendo come un ammortizzatore dei rischi”.



ZURICH, BUON AVVIO NEL 2025 
Bene i rami danni, soprattutto specialty lines e middle market, mentre nel vita tirano le polizze unit-linked

La raccolta premi lorda e i ricavi assicurativi del gruppo Zurich nei rami danni sono cresciuti del 5% nel primo trimestre di quest’anno. Secondo la nota del gruppo, il segmento commercial ha mostrato “una forte redditività”, mentre il retail ha migliorato i margini. I rami vita e salute hanno fatto segnare una significativa crescita del fatturato nel primo trimestre di quest’anno: i premi lordi sono aumentati del 18%, trainati principalmente dalle polizze unit-linked e dalle forti vendite di un nuovo prodotto di risparmio in Spagna. Il settore della protezione ha registrato una crescita continua e Zurich prevede che la nuova unità Global Life Protection incrementerà ulteriormente la crescita nel ciclo 2025-2027. 
Bene infine la performance di Farmers Exchanges, nonostante l’impatto degli incendi in California, mentre la solidità patrimoniale è confermata da un indice Swiss Solvency Test stimato al 256% al 31 marzo 2025.



MEDIOBANCA, I DETTAGLI SULL’OPS SU BANCA GENERALI
L’operazione prevede un corrispettivo di 1,7 azioni di Generali per ogni titolo dell’istituto di credito

L’offerta pubblica di scambio che Mediobanca ha lanciato lo scorso aprile sulla totalità delle azioni ordinarie di Banca Generali avverrà a un corrispettivo di 1,7 azioni ordinarie di Generali per ogni titolo dell’istituto di credito: in pratica, per ogni 10 azioni di Banca Generali portate in adesione all’offerta saranno corrisposte 17 azioni del gruppo assicurativo. È quanto si legge nel documento di offerta che Piazzetta Cuccia ha depositato alla Consob. Mediobanca è attualmente primo azionista di Generali con una partecipazione del 13,18%.
Considerando un prezzo ufficiale delle azioni di Generali di 31,86 euro alla chiusura dello scorso 25 aprile, l’ops esprime una valorizzazione di 54,17 euro per ogni azione di Banca Generali e, di conseguenza, un premio dell’11,34% rispetto al prezzo ufficiale di 48,62 che era stato toccato dal titolo dell’istituto di credito nella data di riferimento.



REALE GROUP, RECORD DEI RISTORNI
L’assemblea del gruppo ha approvato una restituzione degli utili per 23 milioni di euro ai soci

Via libera dell’assemblea di Reale Group al bilancio chiuso nel 2024 con una raccolta premi di 6,3 miliardi di euro e un utile consolidato di 220,3 milioni, in crescita del 40,4% su base annua. L’indice di solvibilità si è attestato al 326,6%. “Il gruppo cresce oltre il 10%, con un forte miglioramento dei risultati tecnici e una solidità patrimoniale confermata da un livello di solvency tra i più alti in Italia e in Europa”, ha commentato il direttore generale Luca Filippone. “Un consolidato – ha aggiunto – che ci consente di guardare al futuro con fiducia, continuando a costruire valore sui pilastri della nostra strategia di sviluppo sostenibile: le persone, l’eccellenza del servizio, la diversificazione geografica e di prodotto”.
Forte dei risultati raggiunti, l’assemblea ha deliberato ristorni per 23 milioni di euro ai soci assicurati, un risultato definito “senza precedenti” dal presidente Luigi Lana


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