PERIZIA PROPERTY: ANNO ZERO

Gli eventi del 2023 e la legge sull’obbligo per le aziende di assicurarsi contro le calamità naturali impongono una svolta professionale cruciale per i periti. Aipai è pronta a fare la propria parte e a contribuire per potenziare l’intero sistema, e per fare in modo che anche in Italia il mondo assicurativo possa offrire un servizio efficace ed efficiente in caso di gravi eventi atmosferici e catastrofali

PERIZIA PROPERTY: ANNO ZERO
Autore: Giuseppe Degradi, presidente di Aipai Numero Review: 113 Pagina: 10-11
Il 2023 verrà ricordato nel mondo assicurativo italiano come annus horribilis. Purtroppo, per tante ragioni che conosciamo bene, è stato un anno drammatico anche sotto tanti punti di vista più gravi e importanti a livello mondiale, ma nel settore assicurativo si è verificata una situazione che non avevamo mai riscontrato in precedenza. 
Come noto, ci sono state due devastanti alluvioni in Emilia Romagna, a maggio, e in Toscana, a novembre. Ma ciò che lo scorso anno ha sconvolto il nostro sistema oltre ogni misura è stato l’evento atmosferico di fine luglio che ha colpito in pratica tutto il nord Italia con forte vento, grandine di enormi proporzioni e piogge torrenziali.

LE DIFFICOLTÀ DI GESTIRE UNA SITUAZIONE COMPLESSA

Ogni anno è purtroppo caratterizzato da qualche evento grave (terremoti, alluvioni, mareggiate, frane, trombe d’aria, bombe d’acqua, crolli, esplosioni e altri tipi di incidenti) ma in genere si tratta di episodi localizzati, concentrati in una zona di territorio relativamente limitata. Siamo tutti consapevoli invece che non si era mai verificato un evento atmosferico di proporzioni analoghe a quello dell’estate 2023 che ha interessato un’area stimata in circa 50mila km quadrati, cioè circa un sesto di tutto il territorio nazionale. Nel giro di pochi giorni si sono riversati sulle compagnie alcune centinaia di migliaia di sinistri da evento atmosferico (garanzia ampiamente diffusa nelle polizze property) e il sistema di gestione dei sinistri è stato sottoposto a uno stress eccezionale che “ha fatto saltare tutti gli schemi”, per usare un’espressione tipica del gergo calcistico.
Non parliamo in questa sede del rapporto sinistri/premi (che certamente è già oggetto di attente valutazioni da parte delle compagnie, e che ha avuto un notevole impatto sui premi) ma di come l’organizzazione degli uffici sinistri e delle strutture peritali ha saputo affrontare questa situazione d’emergenza. In molti casi l’impatto è stato devastante e sono emerse molte criticità. Da un lato la difficoltà della tradizionale filiera delle compagnie ad aprire in pochi giorni un numero di sinistri analogo a quelli di un intero anno, e dall’altro un numero di periti insufficiente per gestire tali sinistri in modo efficiente e con la dovuta professionalità.

LE PROPOSTE DEL MONDO PERITALE

Come mondo peritale abbiamo già avviato varie iniziative e stiamo partecipando a diversi tavoli nei quali viene affrontato l’argomento, anche in vista dell’applicazione dell’ultima legge di Bilancio dello Stato che prevede l’obbligo per le imprese di stipulare entro il 2024 una polizza per le catastrofi naturali. È l’impegno principale assunto dal nuovo consiglio direttivo di Aipai, insediatosi il mese scorso, per mettere a disposizione del mondo assicurativo, ma anche delle istituzioni, tutta la competenza e la professionalità dei periti italiani e delle loro strutture, utilizzando anche l’esperienza vissuta dalle associazioni peritali degli altri paesi europei, con cui collaboriamo in ambito Fuedi: tra questi, particolarmente significativi i modelli francese e spagnolo.
Oggi più che mai i periti che si occupano di sinistri property possono dare un contributo cruciale per costruire un modello organizzativo in grado di gestire enormi volumi di sinistri in tempi estremamente rapidi, ma è necessario a nostro parere che non vi siano iniziative isolate e personalizzate che porterebbero, come è successo in passato, a numerosi modelli di gestione diversi che comporterebbero procedure costose e inefficienti. Sarebbe opportuno pensare a un grande lavoro di squadra per riprogettare l’intero sistema, analizzare le necessità che si presenteranno in termini di professionisti e di competenze, e programmare una serie di investimenti e azioni per essere pronti a gestire le complesse situazioni che si verificheranno a seguito di gravi eventi calamitosi. 
Le previsioni per il futuro non sono rosee, e non è difficile immaginare che l’annus horribilis sia destinato a non rimanere un caso isolato. Per la stesura del testo di polizza cat nat per le aziende (di cui alla legge di Bilancio) sono stati assegnati incarichi a vari soggetti, ma riteniamo che il contributo dei periti sia indispensabile per stabilire i criteri da adottare per la valorizzazione dei beni da assicurare, le modalità di valutazione dei danni in caso di sinistro e la procedura da adottare per la relativa liquidazione. Proprio perché in Italia siamo alla prima esperienza in tal senso, è fondamentale che il modello venga studiato e organizzato con molta attenzione, attraverso il contributo di tutti gli operatori, per presentarsi al momento del bisogno adeguatamente preparati. 
In alcuni eventi, come nel caso del terremoto, sono certamente necessarie anche altre competenze tecniche. Come molti ricorderanno, l’esperienza dell’evento sismico de L’Aquila ha però dimostrato che la collaborazione tra ingegneri strutturisti e periti assicurativi, che hanno operato attraverso il Cineas, può portare ottimi risultati. Sfruttando anche quell’esperienza (che purtroppo, per varie ragioni, non è stato possibile ripetere) è importante domandarsi per prima cosa quali competenze serviranno, e che tipo di periti dovranno operare in questi eventi, ma poi è indispensabile valutare quale sarà la forza necessaria da mettere in campo. Bisogna distinguere i danni di modesta entità dai sinistri complessi che coinvolgono diverse tipologie di beni (fabbricati, macchinari, impianti, merci) perché le esigenze sono diverse.

IL RUOLO DI AIPAI 

Aipai raccoglie tra i propri soci i professionisti che hanno maturato le competenze necessarie e hanno seguito in molti casi percorsi formativi specifici, come i corsi organizzati anni fa dal Cineas con la collaborazione della Protezione Civile proprio per la preparazione alla gestione delle catastrofi naturali. Ogni perito Aipai ha inoltre sviluppato una propria struttura con un team di professionisti e collaboratori che hanno i requisiti per poter affrontare con serietà e professionalità questa tipologia di eventi. Si stima al momento un insieme di 5.000 periti, ma potrebbero non essere sufficienti.
Per queste e per altre ragioni riteniamo che il 2024 possa essere l’anno zero per la perizia property perché gli eventi del 2023 e la legge sull’obbligo per le aziende di assicurarsi contro le calamità naturali impongono una svolta cruciale per la nostra professione. Come Aipai siamo pronti a fare la nostra parte e a dare il nostro contributo per potenziare l’intero sistema, e per fare in modo che anche in Italia il mondo assicurativo possa offrire un servizio efficace ed efficiente in caso di gravi eventi atmosferici e di eventi catastrofali.

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