STRATEGIE DI ADATTAMENTO ALL’INCERTEZZA

Un panorama di rischio sempre più interconnesso e complesso continua a modellare le strategie degli assicuratori e le risposte del mercato. È lo scenario inquadrato dall’ultimo Global Insurance Market Overview di Aon, report che fa il punto sulle principali dinamiche di mercato a livello mondiale. L’aggiornamento al quarto trimestre 2023 fotografa un quadro composito in cui emergono in particolare cinque trend da monitorare nel breve e medio termine

STRATEGIE DI ADATTAMENTO ALL’INCERTEZZA
Cyber, inflazione, polizze parametriche, risorse umane e transizione energetica. Sono questi i cinque principali trend da monitorare nel breve e nel medio termine secondo l’ultimo Global Insurance Market Overview di Aon, studio periodico che fa il punto della situazione sulle principali dinamiche di mercato a livello mondiale. La rilevazione più recente, aggiornata al quarto trimestre 2023, mostra un panorama di rischio sempre più interconnesso e complesso che continua a modellare le strategie degli assicuratori e le risposte del mercato. 

LA TECNOLOGIA COME RISCHIO E COME SOLUZIONE

Il primo trend su cui si sofferma il report riguarda gli attacchi informatici. I cybercriminali, spiegano gli esperti di Aon, “continueranno a sfruttare le vulnerabilità e ad adattare i propri metodi per eludere i controlli, ottenere accesso non autorizzato ai sistemi e rubare dati dalle infrastrutture aziendali”. A questo quadro si aggiunge un “rischio interno” derivante dalle evoluzioni in ambito IT, dall’uso dell’intelligenza artificiale e di altre tecnologie emergenti da parte delle aziende, e da un aumento delle azioni collettive e di altre cause civili e penali relative alla protezione dei dati e alla privacy, da cui probabilmente potrebbero emergere nuove sfide.
Il secondo trend messo sotto la lente riguarda l’andamento dell’inflazione, laddove, si legge nel report, l’inflazione core rimarrà soggetta alla volatilità derivante dall’instabilità geopolitica e dai cambiamenti nella politica economica. Allo stesso tempo potrebbero farsi sempre più dure le conseguenze sociali di un’inflazione al consumo che probabilmente continuerà nel suo cammino, “creando maggiore volatilità per le imprese e una tassa invisibile sui consumatori”, per usare le parole di Aon. 
In questo contesto (ed è il terzo trend individuato dal report), la domanda di coperture parametriche continuerà ad aumentare perché le organizzazioni cercano innanzitutto liquidità rapida dopo un evento dirompente, in secondo luogo hanno bisogno di colmare i gap di copertura in ambiti assicurativi tradizionali e, infine, si trovano a dover coprire rischi non tradizionali, come ad esempio l’interruzione dell’attività senza danni materiali, o altre tipologie di esposizioni contingenti.



GLI INVESTIMENTI RICHIESTI DALLA TRANSIZIONE ENERGETICA

Secondo il report di Aon, andrà anche considerato come evolverà il trend legato alle risorse umane, laddove “tassi di disoccupazione che rimangono ai minimi storici spingono i datori di lavoro ad adattare i loro programmi di crescita per riconoscere la necessità di vantaggi competitivi e ambienti di lavoro accomodanti”. Il miglioramento delle competenze e la riqualificazione dei lavoratori, secondo Aon, avranno la priorità nelle strategie di pianificazione della forza lavoro.
Il quinto e ultimo trend su cui si sofferma lo studio riguarda la transizione energetica, ambito che richiederà investimenti significativi in infrastrutture, nuove tecnologie e miglioramenti dei processi, alla luce dell’aumento della domanda di fonti energetiche più pulite. In questo senso le politiche governative, compresi i sussidi e i vantaggi fiscali, fungeranno da fattore chiave per gli investimenti. Le supply chain saranno vulnerabili alla crescente dipendenza da determinate materie prime, oltre che dalle nuove tecnologie, mentre i tassi di interesse e di inflazione più elevati “creeranno sfide nel reperire e impiegare capitali per investimenti in nuovi asset”.

NEL SEGNO DELLA RESILIENZA

Il report sottolinea come la parola chiave per affrontare queste sfide sia “resilienza”. Nel corso del 2023, infatti, gli assicuratori hanno risposto alle varie dinamiche di rischio implementando una serie di iniziative che si sono dimostrate efficaci, alcune delle quali hanno avuto un impatto sulle condizioni del mercato assicurativo. I vari player del mercato hanno messo in campo misure di varia natura, tra cui quella di ricalibrare il loro appetito di rischio adeguando le proprie politiche di sottoscrizione, modificando i modelli di pricing, razionalizzando le proprie organizzazioni interne e allineandosi con i partner commerciali con cui c’era condivisione di valori. Queste dinamiche di mercato si sono manifestate in modo vistoso nell’ultimo trimestre del 2023. Come ha ricordato Joe Peiser, chief executive officer, commercial risk di Aon, “la resilienza ha aiutato le organizzazioni a superare le sfide del 2023. Nel 2024 diventerà un fattore abilitante fondamentale delle strategie aziendali. Investire nella resilienza, includendo solide strategie di rischio, non è mai stato così importante”. 

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