SARA, ASCOLTARE PER VINCERE

Il management del gruppo si apre al contributo di dipendenti, intermediari e stakeholder: così facendo, come ha illustrato il dg Alberto Tosti durante la convention annuale, sarà possibile affrontare e superare le sfide poste da un anno particolarmente difficile come potrebbe rivelarsi il 2021

SARA, ASCOLTARE PER VINCERE
La parola d’ordine, per Sara Assicurazioni, è adesso una sola: non abbassare la guardia. Già, perché il gruppo assicurativo avrà pure superato bene la prova di un 2020 particolarmente difficile. Ma ora non è proprio il momento di rilassarsi: il 2021, almeno a giudicare dalle sue battute iniziali, sarà un anno altrettanto complicato e ricco di sfide. Per affrontarlo sarà dunque fondamentale non adagiarsi troppo sui risultati finora raggiunti. E sarà anzi necessario accelerare ulteriormente sulla strada imboccata per tentare di replicare almeno la positiva performance del 2020. Il management della società ha deciso di farlo con una nuova strategia: apertura all’esterno, attenzione alle proposte più interessanti, valutazione dei i contributi che potranno arrivare da dipendenti, intermediari e stakeholder. In una parola, ascolto. Un nuovo approccio che il gruppo assicurativo ha voluto mettere persino nel titolo della convention annuale che si è svolta lo scorso 4 marzo in diretta streaming: Voglia di ascoltare.
“Negli ultimi quattro anni non abbiamo avuto molto tempo per ascoltare le opinioni di dipedenti e intermediari”, ha subito ammesso il direttore generale Alberto Tosti di fronte a una platea virtuale di oltre mille spettatori. “Eravamo impegnati – ha aggiunto – in un processo di trasformazione digitale che doveva darci risultati concreti in tempi strettissimi: abbiamo preferito fare affidamento solo sulla visione definita dal management per rendere la nostra società all’avanguardia e in grado di affrontare le sfide del mercato”.


Alberto Tosti, direttore generale di Sara Assicurazioni
©  Ufficio stampa

UNA MACCHINA PIÙ VELOCE

Così facendo, ha proseguito Tosti, “siamo stati in grado di mettere in pista una macchina più efficiente e più veloce, che potrà davvero consentirci di vincere anche questa gara”. Una macchina, però, da sola non basta. E resta ferma sulla griglia di partenza senza un pilota che sia davvero in grado di guidarla. Per questo l’ascolto assume oggi, per Sara Assicurazioni, un valore fondamentale.
“Adesso è arrivato il momento di ascoltare”, ha detto Tosti. “Dobbiamo parlare con i nostri piloti, ossia i nostri intermediari, e con i meccanici che lavorano con loro ogni giorno, ossia i nostri dipendenti: dobbiamo ascoltare le loro opinioni, le loro esigenze e persino le loro proposte per rendere questa macchina davvero competitiva”, ha proseguito il manager, che ha a lungo indugiato sulla metafora automobilistica. Solo così sarà possibile valorizzare pienamente le potenzialità del team per raggiungere insieme un obiettivo comune: vincere una gara che, a giudicare dall’attuale scenario di mercato, sarà molto difficile.



LA CONCORRENZA DI MERCATO

Vincere, come ha subito precisato Tosti, non significa necessariamente arrivare primi. “Per me – ha detto – significa innanzitutto essere in grado di stare bene sul mercato”. Il tema della concorrenza è tornato spesso nelle parole del manager. “I grandi gruppi assicurativi, che costituiscono la tradizionale concorrenza di mercato, fanno sempre un po’ paura. Poi, nell’attuale logica dell’ecosistema, ci sono operatori di settori contigui che possono aver interesse ad allargare il proprio perimetro di business per cogliere nuove opportunità di profitto”. A ciò si aggiungono infine comparatori, insurtech e innovative società digitali che potrebbero, in uno scenario di calo generalizzato del premio medio Rc auto, comprimere ulteriormente i margini di fatturato e profitto. 
Meno paura fanno invece i colossi del digitale, le cosiddette big tech. E ciò soprattutto in ragione del fatto che, secondo Tosti, “una polizza non è un prodotto che può essere inscatolato e spedito grazie a un impianto logistico di eccellenza: si tratta di un servizio complesso e, in quanto tale, necessita di un’assistenza costante e di una continua vicinanza alla clientela”.



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LE CARTE IN REGOLA

Nonostante tutti i timori che può generare l’attuale scenario di mercato, Tosti è convinto che il gruppo abbia tutte le carte in regola per superare anche questa sfida. “Credo che Sara Assicurazioni possa competere molto bene nel mercato”, ha affermato. Innanzitutto perché la trasformazione digitale degli ultimi anni sta cominciando a dare i suoi frutti. “Siamo stati fra i primi operatori tradizionali ad aver optato per il full cloud e oggi, in un paradigma di mercato che è diventato sempre più economy as a service, abbiamo la possibilità di collaborare stabilmente con Amazon Web Services e Google per avere su un semplice pc quello per cui in passato era necessaria una server farm, e dunque anche spazi, infrastrutture informatiche e personale qualificato”, ha spiegato Tosti.
A ciò si aggiunge poi l’adozione di una strategia omnicanale che, secondo il manager, potrà consentire agli intermediari di lavorare in maniera più efficiente e di aumentare la produttività. “È importante che i nostri agenti capiscano l’importanza di un allineamento fra compagnia e intermediari, sfruttando le possibilità offerte dagli strumenti digitali che – ha illustrato – potranno consentirci di lavorare in maniera ibrida e di incrementare le possibilità di intercettare i bisogni della clientela”.



LA STRATEGIA PER IL FUTURO

In chiusura, Tosti ha elencato i punti della strategia che guiderà il gruppo assicurativo nel prossimo futuro: adeguata selezione del rischio nel comparto dell’Rc auto, aumento della produttività della rete storica di distribuzione, acquisizione di nuovi punti vendita, accelerazione delle soluzioni collettive e sviluppo della bancassicurazione per la crescita del business vita. Il tutto in una logica di ascolto che consentirà al top management di cogliere le proposte di dipendenti, intermediari e stakeholder. “Stiamo predisponendo dei focus group per sentire le opinioni e le richieste dei nostri agenti”, ha rivelato nel corso del suo intervento.
In definitiva, il manager è fermamente convinto che Sara Assicurazioni possa uscire bene anche da un nuovo anno complicato. “Vorrei che tutto il team tendesse alla perfezione: non pretendo che siano i migliori – ha concluso – ma vorrei che tutti potessero dare il meglio di sé”.

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