SIVORI E IL PERCORSO TRA PASSATO E FUTURO DI AUA

La lunga fase transitoria di Aua (Agenti UnipolSai Associati), il più numeroso gruppo agenti del mercato italiano, si è chiusa a inizio aprile con il congresso di Assago, che ha visto la riconferma alla presidenza di Enzo Sivori. 

Il suo secondo mandato sarà per l’associazione un triennio denso di progetti e di attività, mirati a rafforzare la capacità degli agenti di stare sul mercato, ma anche a preparare il ricambio generazionale ai vertici dell’associazione. Lo ribadisce a Insurance Review lo stesso Sivori: “nei prossimi tre anni – spiega – avremo il compito di consolidare la nostra associazione e garantirne la continuità nel futuro. Tutti coloro che si sono occupati della costituzione di Aua (nata nel 2019, ndr) del suo avvio e della riorganizzazione sono i vecchi presidenti dei gruppi agenti originari, che ormai hanno raggiunto i limiti di età”. 

Nel primo mandato di Sivori è stata svolta un’attività di semplificazione delle strutture che ha ridotto le entità del sistema associativo da sette a due, il che ha consentito ad Aua di chiudere il bilancio 2024 con oltre 300mila euro di utili. Questo processo di trasformazione proseguirà anche nel prossimo triennio. “Il nostro il sistema associativo – afferma – dovrà diventare capace, oltre che di tutelare e rappresentare i colleghi, anche di dare assistenza e supporto a tutti coloro che lo chiederanno. Come amo ripetere spesso, nessuno verrà lasciato indietro. Abbiamo dato e daremo una mano a tutti i colleghi per consentire loro di trasformare tutte le minacce in opportunità, e riposizionarsi in un mercato sempre più competitivo e difficile”. 

Un importante progetto riguarda il ricambio generazionale. L’associazione ha previsto di implementare gli organismi istituzionali attraverso una sorta di scuola politica, che avrà il compito di trasmettere le esperienze esistenti all’interno dell’associazione e di far emergere nuovi talenti. In sostanza la giunta e il consiglio nazionale vedranno la partecipazione (di norma in videoconferenza) di una sorta di “giunta futura” che sarà rappresentata da giovani agenti Aua: “nella nostra idea – osserva Sivori – saranno coloro che si contenderanno, magari insieme ad altri, la leadership della nuova giunta fra tre anni, quando io mi farò da parte perché avrò raggiunto il limite statutario di due mandati, ma anche perché ritengo che sia utile favorire un ricambio anche dal punto di vista politico”. Questo progetto verrà anche favorito dal fatto che la presidenza ha dato indicazione di trasmettere in streaming per tutti gli associati le riunioni e le iniziative di Aua.

L’intento, commenta Sivori, è quello di trasmettere un elemento fondamentale della politica, che è la passione: “noi Boomer nel secolo scorso abbiamo vissuto un’epoca, quella degli anni ‘60-‘70-‘80, in cui la passione politica era molto sentita. In quella attuale osserviamo invece un calo di passione, e ovviamente se non c’è la passione non si è nemmeno disponibili a profondere impegno nelle attività. Per un gruppo così grande bisogna essere presidente a tempo pieno, non una volta ogni tanto, come avveniva nel secolo scorso”. L’aspirazione è dunque quella di “insegnare ai giovani colleghi come si deve agire nel corso del quotidiano, non solo durante le riunioni ufficiali, per fare in modo che la capacità di influenzare le decisioni dell’impresa sia ancora efficace”. 

Il presidente di Aua presenta poi altri due importanti progetti su cui l’associazione sta lavorando. Il primo riguarda il gestionale unico di agenzia, uno strumento che ha l’obiettivo di mettere in sicurezza tutto ciò che riguarda la compliance e di semplificare le attività dell’agenzia fornendo tutta una serie di strumenti informatici che consentano sia il governo del ciclo industriale assicurativo, sia il governo della gestione imprenditoriale dell’impresa. L’obiettivo è quello di mitigare il peso dei costi delle nostre strutture e delle attività amministrative che, evidenzia Sivori, “negli ultimi 25 anni sono cresciuti in maniera iperbolica”. 

Il secondo progetto in cantiere si chiama Unipol University e ha un duplice obiettivo: da un lato aumentare le competenze e la specializzazione delle persone che lavorano nelle agenzie, e dall’altro favorire l’appeal della professione presso i giovani. L’associazione ha chiesto e ottenuto dalla compagnia che il progetto fosse finanziato all’interno del nuovo piano industriale. “Questo progetto – racconta Sivori – parte dal reclutamento del personale tra neodiplomati e neolaureati e offre un’opportunità formativa retribuita. Dopo il reclutamento ogni figura verrà incanalata in un percorso che prevede formazione, coaching, follow up, e addestramento operativo all’interno delle singole agenzie”. Aua ha previsto che in due anni potranno essere formate 4.290 risorse impiegando dai cinque ai sette milioni di euro.