IL RISCHIO DI MERCATO FA TREMARE GLI ASSICURATORI

Nei primi mesi dell’anno, il settore assicurativo si sta confrontando con le incertezze che arrivano dalle piazze finanziarie. Questo tipo di minaccia rappresenta la principale preoccupazione per il comparto, secondo quanto ha rilevato Eiopa

IL RISCHIO DI MERCATO FA TREMARE GLI ASSICURATORI
Il rischio di mercato è la principale preoccupazione per gli assicuratori in questa prima parte del 2024. La volatilità del reddito fisso, ha spiegato Eiopa nel suo più recente Insurance risk dashboard, è aumentata ma in compenso è diminuita quella sui mercati azionari rispetto al trimestre precedente. Il tasso di crescita annuo dei prezzi immobiliari è sceso del 4,77% nel primo trimestre del 2023 e le vulnerabilità nel settore del credito, sempre riguardo al real estate, continuano a destare preoccupazione. L’indicatore di concentrazione degli asset mostra una crescita nel terzo trimestre del 2023: dal 34,51% del secondo trimestre al 35,85%. 
Eiopa mostra quanto l’esposizione degli assicuratori al rischio di mercato sia attualmente a un livello elevato e rappresenti la principale preoccupazione per il settore. I rischi macroeconomici e quelli legati alla digitalizzazione sono ancora rilevanti, ma scesi a livelli medi. Anche i livelli di rischio per le restanti categorie prese in considerazione da Eiopa si collocano, come vedremo, su livelli medi.

PIL, REVISIONE AL RIBASSO
 
Sebbene i rischi macroeconomici persistano nel settore assicurativo, vi è una tendenza al ribasso che spinge il livello di rischio da alto a medio, principalmente grazie alla riduzione dell’inflazione. Il tasso medio di inflazione previsto in tutte le aree geografiche è diminuito, passando dal 2,9% al 2,4% circa, e per i paesi occidentali si sta avvicinando al target (2%). Nel complesso, però, i dati economici suggeriscono una revisione al ribasso delle prospettive di crescita del Pil, un leggero aumento dei tassi di disoccupazione, una diminuzione dei saldi fiscali e, ancora, un inasprimento delle politiche monetarie.
I rischi di liquidità e di finanziamento sono a livello medio, ma mostrano una tendenza crescente guidata dagli sviluppi dell’indicatore di emissione dei cat bond. Quest’ultimo mostra un volume di emissione basso nel terzo trimestre dello scorso anno, in linea con la stagionalità sperimentata negli ultimi anni, ma un aumento del moltiplicatore, cioè della diffusione rispetto alla perdita annua attesa. I volumi delle emissioni obbligazionarie degli assicuratori sono diminuiti, così come il rapporto medio tra cedole e scadenze. 
I cat bond, nello specifico, sono diminuiti nel terzo trimestre del 2023 a 533 milioni di dollari, mentre il moltiplicatore è aumentato da 5,5 a 8. La maggior parte dei cat bond emessi copriva catastrofi naturali multirischio negli Stati Uniti (tempesta e terremoto).



SOLIDE REDDITIVITÀ E SOLVIBILITÀ 

Il rischio di credito, nella nuova edizione del risk dashboard, si mantiene su un livello medio con un andamento stabile. Nel quarto trimestre del 2023, gli spread hanno mostrato dinamiche diverse tra i settori: quelli sui titoli sovrani europei sono leggermente diminuiti, con l’esposizione degli assicuratori a questa classe di investimento stabile al 25,4% del totale delle attività. Anche gli spread sulle obbligazioni finanziarie non garantite sono diminuiti, mentre quelli sui bond garantiti sono aumentati. Gli spread sulle obbligazioni societarie non finanziarie sono leggermente diminuiti, con l’esposizione a questo segmento che rimane al 9,7% del totale degli asset delle compagnie. Per quanto riguarda la qualità del debito del settore assicurativo europeo, è definita stabile tra le valutazioni AA e A, un livello più alto della media degli ultimi cinque anni. 
I rischi che minacciano la redditività e la solvibilità degli assicuratori rimangono stabili a un livello medio. Il combined ratio mediano per gli assicuratori danni è rimasto stabile al 98% nel terzo trimestre del 2023. Il rapporto tra asset e liabilities è lievemente diminuito al 113,5% dal 114,4% del secondo trimestre, così come il coefficiente di solvibilità dei gruppi assicurativi (230% dal 232% del Q2-2023). 

MINACCIA INFORMATICA, CRESCE L’INQUIETUDINE

Infine, la digitalizzazione e i rischi informatici in generale mostrano una tendenza decrescente, attestandosi sul livello medio. Tuttavia, la materialità di questi rischi per l’assicurazione è valutata dai supervisori leggermente in aumento nel terzo trimestre del 2023 e dovrebbe continuare ad aumentare, giacché la sicurezza informatica è la principale preoccupazione. 
Il sentiment del mercato sul cyber risk era negativo nel quarto trimestre 2023, altro segnale di una crescente inquietudine rispetto alla minaccia informatica. 
La variazione anno su anno della frequenza degli incidenti informatici, calcolata in base ai dati disponibili al pubblico, conclude Eiopa, è diminuita nel terzo trimestre 2023 rispetto al Q2-2023, ma il numero di incidenti informatici che colpiscono tutti i settori rimane comunque al di sopra della media del lungo termine.

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