LE PROMESSE DEL RAMO INFORTUNI

È quello che prefigura la società di analisi Grand View Research, che ha scandagliato le prospettive dell’assicurazione danni in Italia. Stabilità economica, nuove norme, innovazione, ma anche composizione del mercato e tipologie di attori: ecco i segnali che fanno ben sperare

LE PROMESSE DEL RAMO INFORTUNI

Il mercato assicurativo italiano nel segmento infortuni vale circa 17,2 miliardi di dollari (dati del 2024) in termini di premi lordi sottoscritti, e ci si attende che crescerà a un tasso medio annuo del 2,6% da qui al 2030. Guardando solo ai nuovi affari, il settore vale oggi circa 1,2 miliardi e crescerà dell’1,1% dal 2025 al 2030. Sono le stime della società di analisi Grand View Research (Gvr), secondo cui il segmento infortuni presenta una crescita costante della redditività, il che indica un’ulteriore probabile espansione. Dati confortanti in un paese malato di sottoassicurazione. 
A giocare un ruolo definito “cruciale” dagli analisti è “la stabilità economica”. Secondo il documento di Gvr, con l’aumento del reddito disponibile, le persone sono più propense a investire nelle polizze che integrino la copertura assicurativa pubblica. Una serie di nuovi ingressi sul mercato italiano testimonia la crescente attrattività del Paese per gli operatori internazionali. Gvr cita l’esempio di Everest Insurance, che nel novembre 2024 ha annunciato la sua espansione in Italia, stabilendo la propria sede a Milano: la società ha l’obiettivo di offrire una gamma di soluzioni assicurative nei rami danni e salute. 

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L’INNOVAZIONE SUI PROFILI DI RISCHIO

Ma c’è di più: come sappiamo l’innovazione è diventata ormai uno dei motori del settore delle polizze danni. La telematica, vero fiore all’occhiello del mercato, o le piattaforme digitali hanno trasformato il modo in cui le assicurazioni sono commercializzate e gestite. “Gli assicuratori – si legge nel report – sono ora in grado di offrire polizze personalizzate basate sul comportamento e sui profili di rischio individuali, migliorando il coinvolgimento e la soddisfazione dei clienti. La tecnologia facilita una più rapida elaborazione dei sinistri e migliori meccanismi di rilevamento delle frodi”. Un esempio in questo campo? Intesa Sanpaolo, che in collaborazione con alcuni istituti accademici e di ricerca, ha fondato l’Anti financial crime digital Hub (Afc Digital Hub) a Torino. L’hub si concentra sull’utilizzo di nuove tecnologie, tra cui l’intelligenza artificiale, per rilevare e prevenire i reati finanziari, comprese le frodi, analizzando i modelli di transazioni sospette.

UNA MAPPA DEL CAMPO DA GIOCO

Gvr ha poi approfondito la correlazione tra concentrazione del mercato, caratteristiche e tipologia dei player del settore. Concorrenza, grado di innovazione, impatto delle normative, livello di attività di fusioni e acquisizioni ed espansione geografica definiscono il campo da gioco. 
Secondo la ricerca, i player operano in una struttura “altamente competitiva e moderatamente consolidata”; il grado d’innovazione è moderato, così come il livello di sviluppo dell’attività di M&A, ma l’impatto delle normative è elevato.
Analizzando il grado di innovazione è evidente come sia guidato da digitalizzazione, riforme normative e, come già detto, dalla capacità di personalizzazione delle soluzioni offerte ai clienti. 
Tra gli esempi citati nella gestione sinistri, gli analisti sottolineano Insurance Copilot, lanciato da Allianz, che sfrutta l’intelligenza artificiale generativa per semplificare i flussi di lavoro dei sinistri e automatizzare le attività essenziali. 

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UN’OFFERTA SEMPRE PIÙ EFFICIENTE

Gvr prevede che il segmento delle polizze retail registrerà la crescita più rapida nel periodo 2025-2030. La rapida crescita delle piattaforme digitali ha aumentato significativamente la domanda di soluzioni assicurative e “polizze su misura”: questo vale in particolare per le polizze che affrontano il rischio informatico, le interruzioni della catena di approvvigionamento e la responsabilità civile dei consumatori. L’evoluzione del comportamento dei consumatori post-pandemia sta portando a un passaggio verso esperienze di acquisto più personalizzate e modelli di vendita al dettaglio basati su abbonamento: e questo vale anche per le assicurazioni (danni). “I marketplace online stanno adottando strategie di prezzo dinamiche e stanno imparando a proteggersi dalle fluttuazioni della domanda”, ragionano gli analisti. 
Infine, i progressi tecnologici, come la valutazione del rischio basata sull’intelligenza artificiale e la blockchain per la gestione trasparente dei sinistri, hanno reso l’offerta di questo tipo di polizze “più interessante ed efficiente”, conclude l’analisi.


NUOVE NORME E STILI DI VITA 
Accanto alla tecnologia, Grand View Research cita nella sua ricerca anche “il crescente sviluppo legislativo” sui temi assicurativi. Secondo la società di analisi, i nuovi regolamenti sull’uso del casco e l’Rc per i conducenti di monopattini elettrici, approvati lo scorso novembre, stanno creando un nuovo mercato: “una legge che mira a migliorare la sicurezza e ridurre gli incidenti, riflettendo così l’impegno ad ampliare la copertura assicurativa nei settori emergenti della mobilità”, sottolineano gli analisti.
Le nuove norme sono la conseguenza di una tendenza di lungo termine della società italiana: man mano che le persone diventano più consapevoli dei potenziali rischi associati alle attività quotidiane, come gli spostamenti casa-lavoro o la pratica sportiva, fanno notare gli analisti, “aumenta la domanda di prodotti assicurativi contro gli infortuni”. Si tratta, appunto, di infortuni legati allo stile di vita, che hanno generato una domanda, in crescita, di questi tipi di prodotti assicurativi che coprono una gamma più ampia di attività, oltre ai tradizionali infortuni sul lavoro. “Questa tendenza – scrive Gvr – riflette il cambiamento delle norme sociali, che incoraggiano l’attività fisica ma comportano rischi intrinseci”. Il tutto si lega a una crescente consapevolezza, tra individui e aziende, dell’importanza delle strategie di gestione del rischio. 

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