NUOVA MOBILITÀ E ASSICURAZIONE: UN FUTURO DA SCRIVERE

L’evoluzione dell’assicurazione si modellerà sul modo di muoversi del cliente, con nuove logiche di offerta e nuovi fondamenti tecnici

NUOVA MOBILITÀ E ASSICURAZIONE: UN FUTURO DA SCRIVERE
L’evoluzione dei modelli di mobilità è uno dei trend più evidenti del nostro vivere quotidiano, con il progressivo affermarsi di una mobilità condivisa e/o leggera, come confermato dall’osservatorio E-mobility di Nomisma-CRIF 2021, che sottolinea la crescita a doppia cifra delle vendite di biciclette, e-bike e monopattini.
L’auto di proprietà sembra avere perso fascino nel nuovo millennio e il focus si sta progressivamente spostando dal possesso al servizio, come testimonia la crescita dei noleggi e del car sharing, in attesa che la guida autonoma completi la rivoluzione del nostro modo di pensare e di rapportarci all’automobile. 
Per gli assicuratori, queste dinamiche dei costumi annunciano un vero e proprio tsunami. I rami auto, architrave economico delle compagnie danni, perderanno progressivamente peso, mentre aumenterà la già notevole pressione sulla redditività.
Dal punto di vista del cliente, si profila un cambiamento radicale delle esigenze: non si tratta più di assicurare la nostra auto, ma il nostro modo di muoverci, con i rischi che una mobilità multiforme comporta per noi stessi e per gli altri.

UN NUOVO PRICING PER NUOVE ESIGENZE

Dal punto di vista della tecnica attuariale, salta il paradigma della misurazione del rischio sulla base delle caratteristiche del proprietario/conducente del veicolo. In un contesto in cui la condivisione del bene impedisce di fare ipotesi robuste sul guidatore effettivo, il pericolo concreto per le compagnie è di dover formulare un pricing sostanzialmente atecnico e appiattito, con una inevitabile penalizzazione dei guidatori virtuosi, che dovranno accollarsi in qualche forma oneri maggiori rispetto al rischio che rappresentano.
Di fronte a trasformazioni profonde di abitudini e comportamenti è difficile pensare di poter procedere per aggiustamenti dell’esistente, ma è necessario pensare in modo nuovo. 
In questo senso, saranno inevitabili anche interventi di natura normativa, che permettano di dare risposta a bisogni di protezione sociali e individuali già oggi significativamente mutati. 
Allo stesso tempo sarà fondamentale il coinvolgimento degli operatori della mobilità e dei consumatori stessi, anche per raccogliere e mettere al servizio di tutta la filiera i dati relativi ai comportamenti individuali di guida, di cura dei beni utilizzati e di mobilità in generale. 
Ad esempio, la copertura per un car sharing potrebbe essere personalizzata, oltre che sulle caratteristiche oggettive del mezzo, anche su quelle soggettive dell’utilizzatore in base alle esperienze di guida e di utilizzo di beni diversi, in una sorta di bonus malus del conducente della nuova mobilità.
In ogni caso, l’obiettivo deve essere quello di definire nuove logiche di offerta e nuovi fondamenti tecnici, ponendo ciascun individuo, con i suoi specifici bisogni e le sue peculiarità, al centro di un nuovo paradigma assicurativo.
In un mondo in cui i dati saranno sempre più al centro della scena, CRIF continuerà a essere al fianco delle compagnie nella ricerca dell’eccellenza tecnica, mettendo a disposizione il proprio ecosistema unico di informazioni, advanced analytics e tecniche di machine learning, che già hanno dimostrato di poter generare un impatto significativo sulla redditività del business auto come lo conosciamo oggi.


Per maggiori informazioni: marketing@crif.com

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