AAU, IL PRESENTE È IL CAMBIAMENTO

Più spazio ai giovani e più formazione per i colleghi. Un dialogo costruttivo con la compagnia e volontà di collaborazione tra le rappresentanze. Fresco di riconferma alla presidenza dell’associazione agenti Unipolsai, Enzo Sivori parla dei progetti per il futuro

AAU, IL PRESENTE È IL CAMBIAMENTO
Un passato di cui essere orgogliosi. Un futuro in cui dare più spazio ai giovani. In mezzo c’è un presente caratterizzato da una parola: cambiamento. Concetto che Enzo Sivori, riconfermato da poco alla guida dell’Associazione agenti UnipolSai, mette in cima alle priorità per la rappresentanza. Gli agenti, spiega a Insurance Review, dovranno essere sempre di più capaci di evolvere attraverso una collaborazione costruttiva con la compagnia. “L’evoluzione delle nostre strutture agenziali – racconta – è stato il tema al centro del nostro ultimo congresso”. 
In particolare si è parlato della pietra miliare di tutti questi cambiamenti, cioè l’introduzione in Italia della Idd. “Per noi è fondamentale far capire ai nostri associati e alle compagnie l’importanza di riuscire a unire gli sforzi per fare in modo che gli agenti e le strutture agenziali siano in grado di garantire un presidio fisico efficace del territorio e dei portafogli”. La Idd determinerà un’attività molto più consulenziale da parte degli agenti. “Le strutture agenziali devono adeguarsi – afferma Sivori – per fare in modo che l’agente diventi il gestore della relazione complessiva con il cliente”.

FORMANDO LE GIOVANI LEVE

Per sostenere questo percorso l’Aau punta su due elementi: la formazione per i colleghi e il sostegno ai giovani agenti. Nel corso dell’ultimo congresso, sono state presentate due nuove iniziative in tale senso: la Giunta Giovani e il Centro studi. “Gli elementi alla base di queste due nuove realtà  – spiega Sivori – sono la consapevolezza che occorre procedere a un rinnovamento delle strutture della nostra associazione e innestare dei nuovi elementi che portino una visione rinnovata del futuro. Abbiamo la necessità di far emergere all’interno della nostra associazione i colleghi più giovani, che riescano a portare un punto di vista diverso dal nostro”. Per quanto riguarda il centro studi, sarà un laboratorio di idee e progetti. Nello specifico “sarà composto da una serie di colleghi che noi riteniamo preparati ed esperti. A loro sottoporremo temi strategici e richieste progettuali. Avranno il compito di sviluppare e aiutare gli organismi politici nel disegnare tutte le attività che saranno di supporto ai colleghi nel prossimo futuro”. 

LA COSCIENZA CRITICA DELLA MANDANTE

Il presidente dell’Aau evidenzia più volte che la necessaria evoluzione dell’agente voluta dalla Idd dovrà per forza di cose passare da una piena collaborazione con la compagnia. Su questo aspetto Sivori sottolinea che i rapporti tra la rappresentanza e UnipolSai “sono ottimi, da sempre”. L’associazione, del resto, ha quasi la stessa età della compagnia: Unipol è nata nel 1963, l’Aau nel 1968. “Insieme abbiamo condiviso un percorso importantissimo. Siamo partiti tutti dalla polizza numero 1, e siamo arrivati a rappresentare una compagnia che fattura oltre sette miliardi di euro di premi. È un cammino che abbiamo sempre condiviso in un’ottica di partnership, anche nei momenti di crisi e difficoltà nelle relazioni. In alcuni periodi – ha ammesso – abbiamo alzato il livello del confronto. Ma mai abbiamo interrotto il dialogo. Sono certo che questo approccio abbia fatto la fortuna della nostra associazione e della compagnia. Continueremo a essere la coscienza critica della mandante, ma sempre attraverso l’elaborazione di idee e il confronto serrato. Mai attraverso l’interruzione dei rapporti”. 


TANTE RAPPRESENTANZE, UNA SOLA COMPAGNIA

Come noto, UnipolSai è una mandante che si trova a dialogare non solo con l’Aau, ma con una pluralità di realtà associative, eredità della complessa storia che ha portato la compagnia a essere quella che oggi conosciamo. Si potrà mai arrivare a costituire un’unica associazione? Secondo Sivori le condizioni per arrivare all’unità della rappresentanza all’interno di UnipolSai vanno ricercate gradualmente. “Negli anni scorsi – spiega – abbiamo fatto vari tentativi, che, pur non avendo avuto successo, hanno dato origine a un percorso inter-gruppo, con confronti continui che ci hanno consentito di conoscere meglio le rispettive storie di ogni gruppo, i diversi problemi e i diversi approcci. Questo – sottolinea – ci ha consentito in alcuni momenti di affrontare uniti la compagnia, creando le fondamenta per un eventuale percorso di unificazione”. Il dialogo e il confronto continuano. “Lo facciamo con la dovuta calma perché – conclude – è inutile procedere a unificazioni avventate che poi porterebbero a dei divorzi”. 

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