LE SFIDE FUTURE DELLA TRIPLA A

Il neo presidente dell’Associazione Agenti Allianz, Ennio Busetto, racconta come è andato l’ultimo congresso dell’associazione, svoltosi totalmente online, e spiega come intende guidare uno dei gruppi agenti più grandi del mercato italiano

LE SFIDE FUTURE DELLA TRIPLA A
👤Autore: Beniamino Musto Review numero: 86 Pagina: 20
Il 20 e 21 maggio si è svolta in modalità online la quinta assemblea generale dell’Associazione Agenti Allianz, che ha eletto un nuovo presidente: Ennio Busetto. Già membro del direttivo dell’associazione, Busetto è stato negli ultimi tre anni il vice presidente vicario del suo predecessore alla guida del gruppo, Umberto D’Andrea
In precedenza aveva anche fatto parte, per sei anni, del direttivo del Gruppo Agenti Lloyd Adriatico (Gala), una delle tre rappresentanze che, fondendosi, hanno dato vita alla Tripla A. In questa intervista Busetto fa il punto con Insurance Review sulla sua elezione, spiegando come intende guidare uno dei gruppi agenti più grandi del mercato italiano. 
“L’assemblea generale – spiega – si è svolta online, una modalità per noi inusuale di cui avremmo fatto volentieri a meno, specie dopo un periodo così lungo di lockdown. Soprattutto perché si trattava di un’assemblea elettiva nel corso della quale, usualmente, il rapporto personale e l’empatia che si genera fra colleghi durante l’evento in presenza fanno parte della nostra tradizione e sono molto sentiti dagli associati. 
Tuttavia devo ammettere che, nonostante si sia svolto interamente a distanza, è stato un bell’evento. Abbiamo registrato una partecipazione molto elevata da parte dei colleghi, testimoniata dall’alto numero di votanti: 1.073”. Di questi, 985 agenti Allianz hanno espresso la propria preferenza per la lista di Busetto, che del resto era l’unica lista a essersi presentata. “Nulla però è scontato – precisa il neo presidente – perché è sempre difficile prevedere l’esito finale del congresso, anche in termini di ampiezza del consenso. Nel mio caso è stato elevato e questo carica di grande responsabilità me e il consiglio direttivo”. 

ADEGUARSI A UN CONTESTO IN CAMBIAMENTO

L’elezione del vice presidente vicario di D’Andrea sembra tracciare una sorta di linea di continuità con la presidenza precedente. Busetto però più che al passato preferisce guardare al futuro. “Ho vissuto al fianco di Umberto D’Andrea tutti i sei anni della sua presidenza – spiega – e gli ultimi tre come suo vicario. È stata una bella esperienza. Detto questo, però, bisogna guardare al futuro, perché il mercato attuale ci impone di cambiare, di adeguarci a quello che è il contesto in continuo mutamento”. 

CERCARE I PUNTI DI FORZA TRA SINDACATO E GRUPPO AGENTI

Nel corso del congresso sono intervenuti, tra gli altri, anche l’amministratore delegato di Allianz Italia, Giacomo Campora, e il presidente del Sindacato nazionale agenti, Claudio Demozzi. L’intervento di quest’ultimo, in particolare, ha spiazzato la platea virtuale della tripla A. Il discorso di Demozzi “è stato abbastanza duro – spiega Busetto – e mi sono trovato un sindacato che ci dettava l’agenda. Io considero il sindacato un interlocutore fondamentale, con il quale voglio lavorare. La tripla A è un’associazione importante, siamo un’organizzazione ben strutturata e vogliamo dialogare e collaborare con chi ci rappresenta anche ad altri livelli. Ma noi e il sindacato – sottolinea – abbiamo ruoli e modelli diversi; e proprio questa diversità dovrebbe portarci a cercare punti di forza, modelli di collaborazione, ambiti di dialogo nel rispetto delle reciproche specificità, non ragioni di divisione. In me il sindacato troverà sempre massima disponibilità alla relazione costruttiva, i diktat sono altra cosa e non fanno parte del mio modo di pensare e agire: chiedo altrettanto rispetto”. 
La durezza dell’intervento di Demozzi discende da uno dei temi più sensibili sul tavolo, su cui il sindacato ha lanciato una propria battaglia: il progetto Allianz 51. Un’iniziativa che, Busetto lo ribadisce chiaramente, non piace alla Tripla A. “Ho ribadito alla mandante la nostra forte contrarietà. È un progetto di cui non si conoscono completamente i risvolti e le implicazioni”. 



COME GUARDARE AL FUTURO

Al di là del progetto Allianz 51, Busetto ribadisce però i buoni rapporti con la mandante. “Noi – spiega – lavoriamo con Allianz. Siamo dei portatori di interessi che vogliamo tutelare e questo l’ho ribadito con forza anche nella mia relazione. Il congresso l’ha sancito, affidandoci un mandato certificato da una votazione molto chiara e numericamente consistente. Fermo ciò, come Tripla A dobbiamo fare i conti con il mercato. Il nostro business è cambiato e potrebbe ancora cambiare in modo rilevante. Dobbiamo saper trovare – dice Busetto – soluzioni vincenti che ci consentano di valorizzare sempre la centralità dell’agente di assicurazioni, consulente di fiducia dei nostri numerosi clienti, conciliando il nostro ruolo e gli interessi di cui siamo portatori e rappresentanti, con i mutamenti del mercato. Vogliamo riaffermare di essere, oggi e in futuro, i principali attori nelle strategie dell’azienda. Il confronto con Allianz dev’essere serio, basato sulla realtà e reciprocamente volto a interpretare al meglio ognuno il proprio ruolo, sapendo di essere funzionali gli uni agli altri. Il lunedì successivo alla nostra elezione abbiamo preso immediatamente contatto con il management dell’azienda e devo dire – conclude Busetto – che si stanno creando delle premesse molto positive di condivisione di ragionamenti, tutti orientati al business”.

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