RIASSICURAZIONE, BROKER A FIANCO DELLE COMPAGNIE

In uno scenario di mercato caratterizzato da inflazione e catastrofi naturali, Acrisure Re Italia rinnova il suo impegno a sostenere le imprese nella ricerca della miglior soluzione riassicurativa possibile: il ceo Giuseppe Gionta fa il punto della situazione e illustra la strategia della società

RIASSICURAZIONE, BROKER A FIANCO DELLE COMPAGNIE
👤Autore: Giacomo Corvi Review numero: 110 Pagina: 52-53
L’eccezionale ondata di maltempo che lo scorso luglio si è abbattuta per una settimana sul territorio di Milano e Monza ha generato complessivamente, secondo alcune stime, perdite economiche per 3,5 miliardi di euro: mai prima d’ora una catastrofe naturale in Italia, eccezion fatta per i terremoti, era riuscita ad avere un conto così salato. Numeri a cui poi bisogna aggiungere anche il sinistro da 600 milioni di euro provocato dall’alluvione in Emilia-Romagna e i danni, tuttora in fase di definizione, generati dalle forti precipitazioni che all’inizio di novembre hanno spazzato vaste aree della Toscana. Bastano pochi esempi per comprendere l’impatto che il fenomeno delle catastrofi naturali sta avendo sul settore assicurativo in Italia. E dunque anche sulle strategie adottate dalle imprese di mercato per il trasferimento del rischio attraverso il meccanismo della riassicurazione.
“È una situazione del tutto inedita anche per noi, nessuno poteva aspettarsi perdite di questa portata”, osserva Giuseppe Gionta, ceo di Acrisure Re Italia, società di brokeraggio riassicurativo del gruppo  Acrisure in Italia. Il risultato, prosegue, è che “il settore è ormai scivolato in una fase di hard market, in cui le compagnie assicurative si trovano a fronteggiare costi e ritenzioni più elevate”. Secondo Gionta, “il 2024 si prospetta particolarmente complicato”. E l’obiettivo della società, aggiunge, “è quello di continuare a lavorare con le compagnie per trovare la miglior soluzione riassicurativa possibile, in una stagione di rinnovi decisamente complessa”.

NUOVI OBIETTIVI DI CRESCITA

La divisione riassicurativa di Acrisure Italia è stata lanciata nel luglio del 2021, quando ancora la società si chiamava Double S Insurance Broker. Lo scorso 10 maggio è poi arrivato il varo della suddetta nuova società, Acrisure Re Italia, in cui Gionta ha assunto la carica di ceo. “Ci siamo adeguati alla struttura del network internazionale di cui facciamo parte, predisponendo una società ad hoc per il brokeraggio riassicurativo”, spiega il manager.
Il bilancio di questi primi due anni di attività, secondo Gionta, “è sicuramente positivo: gestiamo premi riassicurativi per oltre 180 milioni di euro, il 30% in più rispetto allo scorso anno, e collaboriamo stabilmente con una ventina di compagnie che rappresentano la stragrande maggioranza del mercato”. L’obiettivo è ora quello di proseguire lungo questa strada, fissando nuovi e ambiziosi target di crescita. Per farlo, la società si propone adesso di associare alla tradizionale attività di broker riassicurativo anche “un maggiore impegno nella realizzazione di nuovi prodotti che siano già supportati dalla componente riassicurativa, in modo da snellire e velocizzare l’intera filiera di business: lo facciamo già in alcuni ambiti specifici, come nel caso della cessione del quinto, e stiamo progressivamente estendendo la strategia al nostro intero portafoglio”. 



LE OPPORTUNITÀ DI BUSINESS

Le opportunità di business, in questo frangente, non mancano. A cominciare dal già citato fenomeno delle catastrofi naturali. “La recente bozza di legge di Bilancio prevede l’obbligo di assicurazione per le imprese contro eventi catastrofali come terremoti, alluvioni ed esondazioni: alcuni aspetti devono ancora essere chiariti, però – dice Gionta – una misura di questo genere ha sicuramente tutte le potenzialità per ampliare il mercato e offrire agli operatori del settore nuove opportunità di business”.
Altri ambiti di interesse sono dati poi dal cyber risk, settore in cui il gruppo Acrisure è tra principali operatori a livello mondiale e in cui Gionta inizia a percepire “una certa consapevolezza anche in Italia sulla necessità di adeguati strumenti di protezione”, e dal settore agricolo che invece, a detta del ceo, “sconta ancora una forte esposizione al rischio di fenomeni naturali come grandine e siccità”. Riflettori puntati anche sul settore  salute, con la costante crescita della spesa sanitaria privata, e sul ramo vita, in cui le compagnie assicurative, riflette Gionta, “dopo un anno particolarmente difficile sono tornate a puntare in maniera decisa sul business delle gestioni separate, adeguandole al nuovo regime di elevati tassi di interesse e introducendo anche nuove soluzioni per la clientela”.    

INSIEME ALLE COMPAGNIE

Proprio sul nuovo regime di elevati tassi di interesse, e dunque sul rialzo dell’inflazione, si sofferma a lungo in chiusura il ceo di Acrisure Re Italia. “È uno scenario del tutto nuovo per tanti giovani manager che sono cresciuti in un’epoca di bassa inflazione e tassi di interesse prossimi allo zero, quando non addirittura negativi”, osserva Gionta. “L’aumento generalizzato dei prezzi – prosegue – sta avendo un forte impatto sul costo dei sinistri e dei pezzi di ricambio, richiedendo misure adeguate al mantenimento di redditività di business che, considerato l’intero scenario, è sempre più difficile da conseguire”.
In questo contesto, l’obiettivo di Acrisure Re Italia è quello di restare saldamente al fianco delle compagnie. “Ci proponiamo di sostenere le imprese del settore nella ricerca della miglior soluzione riassicurativa possibile, fornendo loro, oltre che consulenza, anche strumenti per la valutazione del rischio: il nostro network, per esempio, dispone di vari tool – conclude Gionta – in grado di fornire sia una simulazione stocastica in situazione di stress test, sia una valutazione del possibile danno in caso di catastrofe naturale”.

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