GAAASSIM, UNA FORTE UNITÀ DI INTENTI

Composto da circa 90 agenzie, la rappresentanza degli agenti Assimoco è un gruppo piccolo e molto coeso, che sin dalla nascita è sempre rimasto compatto e unito, come spiega in questa intervista il presidente, Giuseppe Spampinato

GAAASSIM, UNA FORTE UNITÀ DI INTENTI
👤Autore: Beniamino Musto Review numero: 97 Pagina: 54-56
L’atto di nascita è datato 25 febbraio del 1989. In quella giornata, a Firenze, veniva costituito ufficialmente il Gruppo Aziendale Agenti Assimoco (Gaaassim), associazione che oggi riunisce circa 90 agenzie (delle attuali 98) di Assimoco. A guidarla dal 2017 è il catanese Giuseppe Spampinato, che a Insurance Review scatta un’istantanea del gruppo da lui presieduto. 
“La denominazione Gaaassim – spiega – è rimasta sempre la stessa negli anni perché la compagnia non ha subito variazioni nel tempo. Assimoco resta il punto di riferimento per il movimento cooperativo, presso cui ha le proprie radici, e per il terzo settore, ma è aperta anche a tutto il cosiddetto mondo terzo”. 
La relativamente breve storia della rappresentanza fa sì che alcuni dei fondatori del gruppo siano ancora protagonisti di primissimo piano dell’associazione. È il caso, ad esempio, Giovanni Garro attuale componente del direttivo, presente in giovane età assieme al padre all’atto di costituzione del gruppo. 
Le agenzie del gruppo hanno un portafoglio medio di circa un milione di euro, e sono presenti maggiormente nel centro-nord Italia. “Non abbiamo la capillarità tipica di altre compagnie – dice Spampinato – ma il gruppo agenti è in evoluzione poiché la compagnia prevede di aumentare il numero di agenzie di una decina di unità all’anno per i prossimi tre anni”. Nel gruppo è presente in maggioranza il plurimandato, a fronte di un 40% di agenzie che è monomandataria. Il presidente del Gaaassim precisa che non ci sono grandi diversità di approccio al gruppo agenti tra i mono e i plurimandatari. “Chiaramente – dice – si tiene conto delle varie esigenze e specificità quando andiamo a pianificare le nostre iniziative. Ad ogni modo, gli agenti plurimandatari hanno un rapporto particolare, molto familiare, con il Gaaassim, anche perché siamo in pochi e quindi è più facile stabilire solide relazioni personali personali, molte delle quali sono radicate nel tempo”. 



UNA STORIA DI COESIONE

Come accennato, Spampinato è stato eletto presidente per la prima volta cinque anni fa, durante il congresso di Bari, ed è stato riconfermato per un secondo mandato nell’appuntamento elettivo di Catania dello scorso ottobre. Il gruppo è guidato da un direttivo formato da 10 agenti, di cui sette sono delegati territoriali e tre sono eletti direttamente dall’assemblea generale. “Il nostro gruppo – afferma il presidente del Gaaassim – ha una storia abbastanza tranquilla. Ci siamo sempre avvicendati nelle scadenze canoniche, non ci sono stati momenti di scontro acceso o assemblee straordinarie. Certo, non sono mancate turbolenze e diversità di vedute, che si possono trovare in qualsiasi gruppo. Però è evidente che quando si è in pochi si riesce più facilmente a venirsi incontro”. 
Spampinato ci tiene molto a sottolineare l’importanza dell’unità di intenti per dare forza al gruppo. “Probabilmente – dice – ci aspettano altri momenti complicati basti pensare ai costi agenziali che sono in costante aumento. Per questo l’unità del gruppo, che è fondamentale sempre, nella nostra realtà è vitale, è l’ossigeno che ci fa andare avanti. Quando si è in un numero ridotto di persone non ci si può assolutamente dividere”.

DALLE DIFFICOLTÀ ALLA RIPARTENZA

La storia del gruppo ha accompagnato la storia di Assimoco. Prima dell’arrivo dell’attuale dirigenza, la compagnia ha dovuto affrontare non poche difficoltà. “Quel periodo difficile – ricorda Spampinato – si è riverberato nei rapporti tra gruppo agenti e compagnia, che sono stati tesi anche perché le notizie che all’epoca arrivavano dagli azionisti non erano buone. Siamo arrivati addirittura a temere per l’esistenza stessa della compagnia”. Il periodo di cui si parla parte dal 2008, quando il contesto economico è peggiorato per tutti, e “noi – racconta Spampinato – ci ritenevamo piccoli e temevamo di essere spazzati via. Poi con il nuovo management abbiamo iniziato a percorrere una rotta più sostenibile, la nuova compagine dirigenziale ha ripianato le perdite, grazie al sostegno degli azionisti tedeschi, e fatto programmi a lunga scadenza”. 
Con il nuovo management la compagnia è tornata in utile nel giro di pochi anni, e continua a mantenersi costantemente in utile. “Vorrei sottolineare – osserva – il ruolo importante del gruppo agenti nel suggerire al nuovo management di abbandonare alcune iniziative sbagliate, ad esempio quella di assicurare realtà fuori dalla portata di Assimoco. Abbiamo voluto far capire alla nuova dirigenza, quando si insediò, che i gravi problemi della compagnia non derivavano dagli agenti. Chiaramente anche noi del gruppo agenti ci siamo dovuti adeguare alla nuova realtà. Con la nuova dirigenza abbiamo sempre voluto parlare con franchezza e correttezza. Ne è nato un ottimo rapporto sia con il primo amministratore delegato tedesco Ernst Strackhaar, sia con quello attuale, Martin Beste che ha raccolto il testimone”. 
Anche con la dirigenza italiana i rapporti, dice Spampinato, sono ottimi. “Abbiamo sempre impostato la nostra relazione sulla massima chiarezza, franchezza e lealtà. Non posso dire di condividere sempre tutto al 100%, ma del resto ciò è normale nelle dinamiche tra due parti che collaborano. Con il direttore generale Ruggero Frecchiami, con il direttore commerciale Guido Gusella, e con l’attuale dirigente tecnica, Silvia Camillo, abbiamo ottimi rapporti personali e solidi rapporti lavorativi. A questo contribuisce il fatto che la dimensione della compagnia ha delle peculiarità tali che anche i contatti con il top management avvengono con meno fatica e con minore formalità”.

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