BORGO PANIGALE, CRONACA DI UNA DEFLAGRAZIONE

Due morti, 145 persone ferite e più di 600 richieste di risarcimento: sono le conseguenze dello spaventoso incidente avvenuto lo scorso 6 agosto sulla tangenziale di Bologna. Un sinistro che però ha mostrato come una proficua collaborazione tra istituzioni e assicuratori possa riuscire, in tempo record, a liquidare i danni e far ripartire attività commerciali distrutte dalle fiamme

BORGO PANIGALE, CRONACA DI UNA DEFLAGRAZIONE
Raccordo di Casalecchio, tangenziale di Bologna che collega la A1 con l’A14, km 4. Un’autocisterna viaggia trasportando 23 mila litri di gas propano liquido. L’autista del mezzo non si accorge che nei pressi dell’uscita di Borgo Panigale si è formata una piccola coda. L’automezzo impatta contro un altro tir, fermo in colonna, che trasporta solventi infiammabili. Lo centra in pieno. Sono le 13.45 del 6 agosto 2018. I due mezzi prendono fuoco immediatamente. Ma il peggio avviene dopo qualche minuto: la miscela esplosiva generata dall’impatto innesca una deflagrazione talmente violenta da far collassare una parte del ponte della tangenziale. Gli effetti dello scoppio colpiscono l’area circostante per un raggio di 200 metri: vetri delle case esplosi, infissi divelti, finestre e vetrine in frantumi. I danni hanno interessato edifici residenziali e pubblici, così come le attività commerciali. Particolarmente danneggiate sono state due concessionarie d’auto che si trovano a ridosso del ponte, dove parecchie vetture in esposizione hanno preso fuoco. 

IL TAVOLO TECNICO E LA CONTA DEI FERITI

Come si gestisce una situazione di emergenza di questa portata? Lo racconta, a Insurance Review, Valerio Montalto, direttore generale e capo di gabinetto del Comune di Bologna, colui che in prima persona ha coordinato tutta la complessa macchina attivata per gestire il sinistro sia a livello tecnico, sia istituzionale. Una gestione iniziata con l’istituzione di un tavolo di crisi presso la Prefettura, dove confluivano tutte le informazioni ufficiali fornite da Società Autostrade, Anas, Vigili del fuoco e dal personale sanitario. Una cabina di regia che si è occupata di tutto: dalle informazioni ufficiali da divulgare alla gestione dei problemi di mobilità che si stavano creando, visto che il traffico ha iniziato da subito a intasare le arterie stradali cittadine. “In contemporanea, presso il luogo dell’incidente erano presenti la Polizia Municipale, l’assessore alla protezione civile Alberto Aitini, i responsabili tecnici, il presidente di quartiere di Borgo Panigale. Fino alle 18.30 circa – ricorda Montalto – non è stato possibile accedere alle aree vicine, perché il calore era troppo forte e le fiamme non erano ancora state spente completamente”. Ma in cima alle cose di cui occuparsi c’era la gestione dei feriti. “I più gravi sono stati portati presso gli ospedali di Cesena e di Parma, specializzati per le grandi ustioni, gli altri sono stati gestiti negli ospedali bolognesi”. In tutto si tratta di 145 persone. Solo uno di loro, un anziano uomo ultraottantenne, è deceduto in ospedale nelle settimane successive. Prima di lui, l’unica vittima del disastro era Andrea Anzolin, l’autista dell’autocisterna di Gpl.
 


LIQUIDAZIONI A TEMPO DI RECORD

“Il giorno successivo – racconta Montalto – abbiamo iniziato a fare il punto sui danni, sia alle abitazioni, nessuna fortunatamente colpita a livello strutturale, sia alle attività commerciali presenti”, come i due autosaloni citati in precedenza. “Dal giorno successivo abbiamo cominciato con metodo a incontrare i cittadini, e a far sentire la vicinanza delle istituzioni. Nel mentre ho personalmente preso contatto con il legale della ditta del tir, la Fratelli Loro Spa, e con la loro compagnia assicurativa, Allianz”. Da lì in poi il contatto è rimasto praticamente ininterrotto: “abbiamo accompagnato passo dopo passo tutta la gestione del sinistro e il mercoledì successivo, pur trovandoci a ridosso di Ferragosto, la compagnia aveva già liquidato i primi risarcimenti”. Montalto non nasconde la propria soddisfazione per aver trovato “una compagnia piena di ottimi professionisti a ogni livello, che ha mantenuto e rispettato gli impegni che man mano si assumeva. Ma soprattutto non abbiamo avuto alcun problema con le persone che avevano subito danni alla propria casa, le quali dopo pochi giorni avevano già qualcuno a cui consegnare preventivi e fotografie dei danni”. 

UNA COLLABORAZIONE PROFICUA

Il direttore generale del Comune di Bologna mette l’accento sulla rapidità con cui il sistema assicurativo si è attivato per riportare alla normalità l’area interessata dal sinistro, e in particolare le attività commerciali. “Molti esercenti hanno subito attivato la propria assicurazione, e alcuni di loro sono riusciti ad aprire l’attività al pubblico già il 20 di agosto. Un record, perché avendo osservato come erano ridotti i locali danneggiati dalle fiamme nessuno ci avrebbe creduto”. 

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