NASCE L'INSURER OF CHANGE

L’innovazione tecnologica trasforma la catena del valore e consente di avvicinarsi al nuovo linguaggio del cliente. Il motore di questa evoluzione restano le persone, animate da una cultura aziendale orientata al cambiamento e coadiuvate dall’open innovation

NASCE L'INSURER OF CHANGE
Sono due i driver in grado di impattare sull’evoluzione del mercato assicurativo: il cliente e l’innovazione tecnologica. Di particolare rilievo, la seconda: in base allo studio annuale Accenture technology vision, presentato nel corso dell’Insurance day 2016, i nuovi trend tecnologici, infatti, lasceranno un’impronta marcata sul modello di business del settore assicurativo nei prossimi tre anni. Una previsione confermata dal forte incremento negli investimenti in InsurTech (tecnologia applicata al settore assicurativo), il cui valore è triplicato a livello globale, passando da circa 0,8 miliardi di dollari, nel 2014, a circa 2,7 miliardi, nel 2015, con un tasso di crescita superiore agli investimenti complessivi in Fintech (da 12,7 miliardi, nel 2014, a 22,3 miliardi, nel 2015).

In particolare, il 90% degli executive assicurativi italiani ritiene che l’intelligenza artificiale verrà integrata in ogni aspetto del business per garantire riduzione dei costi, aumento dell’efficienza operativa, innovazione e creazione di nuovi modelli di business; il 94% degli intervistati considera l’organizzazione platform based (basata sulle collaborazioni con un ecosistema esterno) fondamentale per creare nuove opportunità di crescita; il 97% ritiene essenziale disporre di una forza lavoro più fluida e flessibile per meglio supportare l’innovazione; il 77% degli intervistati pensa che le tematiche di sicurezza e privacy siano componenti fondamentali del nuovo contesto; infine, l’84% ritiene prioritario reinventarsi ed evolvere prima di essere rivoluzionate dall’esterno.


PARTNERSHIP STRATEGICHE

Il cambiamento è già in atto: oltre a numerose Fintech (startup che sviluppano tecnologie per il settore assicurativo) e player digitali che si affacciano sul panorama assicurativo, anche alcune compagnie tradizionali stanno sfruttando l’innovazione tecnologica per trasformare la loro catena del valore e avvicinarsi, sempre di più, al nuovo linguaggio del cliente. È il caso della compagnia americana, Progressive, che ha stipulato un accordo con l’italiana Generali per rafforzare le rispettive competenze nell’ambito dei data analytics, e potenziare l’offerta di prodotti personalizzati (soprattutto grazie alla telematica); ma anche di Trov, player statunitense che ha sviluppato un innovativo modello di underwriting on demand, completamente personalizzabile, e che ha siglato una partnership con Munich Re per la distribuzione della sua soluzione negli Usa nel corso del 2017. 

Le innovazioni tecnologiche creano nuove leve di valore che, se integrate nell’intera catena assicurativa, consentono di raggiungere il duplice obiettivo di incrementare i ricavi e abbattere i costi, garantendo importanti benefici sull’Ebit assicurativo: secondo la ricerca Accenture, per una compagnia assicurativa da 10 miliardi di euro, l’impatto sull’Ebit può essere pari a un incremento di oltre il 50%.





LE DIRETTRICI DEL CAMBIAMENTO

È in questo contesto che nasce l’Insurer of Change, una compagnia flessibile e in grado di gestire le sfide del mercato esterno, dalla volatilità dei mercati finanziari, ai comportamenti di un cliente in costante evoluzione. Il nuovo modello di business si riconfigurerà facendo leva sull’innovazione tecnologica, integrandola appieno nella catena del valore assicurativa: dalla customer experience digitale all’Internet of things e gli ecosistemi, fino a big data & analytics e all’artificial intelligence. 

Sono quattro le direttrici su cui operare il cambiamento. L’Insurer of Change, infatti, deve essere: digitale outside, che implica un’evoluzione dei canali, anche se a doppia velocità, sperimentando quelli tecnologici e avviando una trasformazione strutturata di quelli tradizionali; connesso, attraverso l’integrazione di business e tecnologia per un servizio esteso al cliente, e in collegamento con il mondo esterno dell’innovazione mediante ecosistemi, da realizzare con nuove partneship e InsurTech; information driven, che vuol dire adottare in maniera pervasiva l’utilizzo dei dati fino a supportare tutte le decisioni di business, in logica insight driven, a tutti i livelli dell’azienda; automated, quindi basato su una compagnia con processi altamente automatizzati che sfruttino l’artificial intelligence (robotica, cognitive computing, machine learning, ecc.); infine, il blockchain per una riduzione strutturale dei costi e una riallocazione delle risorse sulle attività strategiche.


PERSONE E CULTURA, IL FULCRO

Il rischio, però, è che questa tecnologia sia troppa e troppo veloce, e che porti le compagnie assicurative a restare bloccate, incapaci di integrare l’innovazione, come dimostra la ricerca Accenture digital readiness report, che ha rilevato un gap tra la pianificazione e l’implementazione delle iniziative digitali da parte delle imprese assicurative. 
A fare la differenza saranno le persone, che diventano il perno fondamentale e il motore dell’Insurer of Change. In definitiva, serve una nuova cultura aziendale basata sul cambiamento continuo e sostenibile, lavorando per ridurre il gap tra pianificazione e implementazione e facendo leva su open innovation, nuove competenze digitali, flessibili e multi-task, strutture organizzative meno gerarchiche, e l’utilizzo della tecnologia come mezzo per una trasformazione guidata, e governata, dalle persone. 

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