LA TECNOLOGIA ABBATTE LE INEFFICIENZE

Pricing dinamico. Rapida e puntuale valutazione del rischio. Prodotti più semplici da comprendere, comparare e sottoscrivere. Sono i tre pilastri che, secondo Michele Novelli, senior advisor di Digital Magics, caratterizzano l’impatto delle insurtech nel mondo assicurativo

LA TECNOLOGIA ABBATTE LE INEFFICIENZE
Un percorso di innovazione che sembra destinato a produrre vantaggi condivisi, per compagnie, intermediari e clienti. Michele Novelli, senior advisor di Digital Magics, non ha dubbi sulle enormi potenzialità dell’insurtech nel mondo assicurativo. “La tecnologia – spiega – impatterà prima di tutto sulla parte attuariale delle compagnie, consentendo una rapida e puntuale valutazione del rischio del cliente”. La base su cui fare leva è la mole di dati (in costante crescita) che le compagnie hanno a disposizione, a partire da quelli forniti dalle black box delle auto e dai sensori della smart home. Occorrono dunque strumenti in grado di analizzare rapidamente le informazioni, per offrire un servizio personalizzato. “Grazie all’intelligenza artificiale e al machine learning sono possibili calcoli in tempo reale, che consentiranno un pricing dinamico e personalizzato”. L’intelligenza artificiale avrà un ruolo determinante anche nella predizione dei rischi. Una veloce analisi dei dati a disposizione della compagnie potrà così tradursi nella modernizzazione dei modelli di rischio, offrendo enormi potenzialità sulla capacità di analizzare comportamenti anomali e predire quanto sta per succedere. Novelli sottolinea anche il ruolo delle tecnologie nel rendere più agile la distribuzione dei prodotti: “Le polizze potranno essere prodotte più velocemente, per poi essere subito offerte attraverso i canali digitali. Per il cliente aumenterà la trasparenza: avrà a disposizione prodotti più semplici, che potrà confrontare, sottoscrivere e disattivare rapidamente”. Per Novelli, grazie all’insurtech, il cliente potrà acquistare le polizze in modo più consapevole. 

IL CLOUD È DISRUPTIVE 

Lo scenario mostrato dal senior advisor di Digital Magics vede nell’insurtech uno strumento per abbattere le inefficienze nel mercato assicurativo, che consentiranno di collocare prodotti a prezzi più bassi, a beneficio dei consumatori. Secondo Novelli le compagnie avranno grandi vantaggi anche dall’uso della blockchain, che consentirà di tagliare i costi sulla componente della contrattualista e della proprietà intellettuale, perché semplifica i processi. Un notevole impatto sui costi verrà introdotto anche dall’utilizzo del cloud. “Per lanciare un istituto di pagamento servivano finora circa tre milioni di euro. L’uso del cloud in questa direzione è disruptive: un istituto di pagamento può costare cento volte meno”. Il taglio dei costi di investimento e gestione si tradurrebbe in una maggiore creatività e dinamismo nel mercato, grazie a una soglia di ingresso più bassa: “Chi ha idee incredibili, ma con meno possibilità finanziarie – evidenzia – ha ora l’occasione di provarci”. 


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RUBARE I DATI È COME RAPINARE UNA BANCA

L’esperienza maturata dal fintech costituisce un notevole vantaggio per l’evoluzione dei sistemi di sicurezza dell’insurtech: “Alcune tecniche – osserva Novelli – sono identiche. È molto più pericoloso avere un attacco informatico sul conto corrente, oppure un furto dei dati della carta di credito, rispetto ai rischi che si presentano nel mondo assicurativo”. Per questo Novelli non vede particolari criticità tecniche nella gestione dei dati e nella tutela della privacy dei clienti delle compagnie. “Già oggi i dati dei clienti delle fintech sono protetti e non accessibili a tutti. La tecnologia a disposizione garantisce in modo efficace una tutela, perché il cyber risk è già da anni al centro dell’attenzione dei programmatori. Si pensi ai team delle carte di credito impegnati a tutelare le transazioni”. Tuttavia, il rischio zero non esiste, come dimostrano le rapine in banca, che ancora oggi avvengono nonostante i sistemi di sicurezza avanzati. Per questo la tecnologia deve rinnovarsi in maniera continua, anche se l’insurtech appare in ritardo, come è evidente nel mondo della vendita delle polizze online. “La trasparenza e la facilità di uso dell’e-commerce – fa notare Novelli – non è ancora presente nell’insurtech. Le polizze assicurative ancora oggi sono spesso incomprensibili”. 

VINCITORI E VINTI

I vantaggi dell’insurtech sembrano quindi notevoli. Eppure il passaggio verso i nuovi modelli tecnologici non è per nulla scontato. “L’esperienza del mondo fintech dimostra quanto l’adozione di nuove tecnologie sia complicato. Nelle compagnie – continua Novelli – occorre un top management realmente convinto di trasformare l’azienda attraverso l’insurtech, altrimenti l’innovazione sarà demandata a operatori esterni, che difficilmente potranno portarla a termine senza il sostegno dei vertici aziendali”. Novelli prevede che entro il 2025 nel mondo assicurativo si potranno già contare vincitori e vinti. “Se guardo a Revolut, che fino a cinque anni fa era sconosciuta e ora sta prendendo piede in tempi rapidissimi, penso che in Italia rischiamo di subire il cambiamento. I riassicuratori lo hanno capito e stanno procedendo a una velocità impressionante. Le compagnie stanno iniziando a comprenderlo. Ma devono capire dove l’insurtech può dare valore, integrando solo le migliori tecnologie”. 

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