TEMPARIO 2.0 DOMUS: SEGUIRE L’EVOLUZIONE DELL’AUTO

I cambiamenti del mercato impongono alle compagnie di affidarsi a un sistema basato su tempi di riparazione adeguati alla tecnica dell’auto e determinati su parametri di oggettività e trasparenza. Sarà così possibile non solo garantire una gestione efficiente delle pratiche ma anche tutelare la relazione con il consumatore finale

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👤Autore: Fabio Uglietti Review numero: 6 Pagina: 62 - 63
L’evoluzione che interessa il mondo dell’auto, in particolare quello della riparazione, è inarrestabile.
Cambiano le vetture, i materiali, le tecniche costruttive e riparative, le normative, e con esse cresce la necessità per i professionisti del settore assicurativo di essere sempre più aggiornati e qualificati.
Per chi opera nella filiera dell’autoriparazione e della liquidazione sinistri (periti, carrozzieri, ispettorati) la disponibilità di tempi di riparazione adeguati alla realtà tecnica dell’auto, oggettivi e determinati in modo trasparente e indipendente, è oggi di primaria importanza sia per tutelare la relazione con il consumatore finale, sia per garantire una gestione efficiente delle pratiche.
Uno scenario che fa emergere la necessità di evolvere il sistema attuale di calcolo per la determinazione dei tempi di ripristino (componente primaria  del costo del danno materiale nella quantificazione sinistri), come pure di fornire sempre più informazioni tecniche che supportino la filiera della gestione sinistri nella stima e riparazione dei danni.

IL METODO DEI MICROTEMPI


Per comprendere il cambiamento in atto occorre fare un breve salto nella storia, per ricordare che fino al 2003 la determinazione dei tempi di riparazione e sostituzione era affidata ad Ania, attraverso la società Ed Ass, specializzata nella rilevazione dei tempi per la stima dei danni di carrozzeria.
I tecnici di Ed Ass, in accordo con le associazioni artigiane di categoria, avevano messo a punto un sistema in grado di stimare con buona approssimazione le ore di manodopera necessarie sia al cambio sia alla riparazione di un lamierato o di una parte mobile dell’auto.
Tecnica nota come Metodo dei microtempi, frutto della convenzione di metà anni ’90 tra Ania e le Confederazioni Artigiane, attraverso cui a ogni elemento di carrozzeria veniva associato un tempo espresso in centesimi di ora, sia per sostituirlo, sia per ripararlo.
La determinazione di questi tempi avveniva smontando alcuni esemplari di auto, stimandone di conseguenza il tempo in base a calcoli statistici.

LA NECESSITÀ DI ADEGUAMENTO


Nel 2004, Editoriale Domus ha acquisito da Ania Ed Ass e ha continuato nella produzione dei tempi garantendo, come società autorevole e indipendente, la corretta applicazione di quanto previsto dal metodo suddetto.
In stretta collaborazione con la commissione tecnica Cna ed i principali attori del sistema autoriparativo  inizia un lavoro di perfezionamento e miglioramento qualitativo della base dati che consente di passare dalle 15/20 auto tempate del 2004 alle attuali 75, con più di 2000 grafiche per ogni veicolo.
Un lavoro importante, che impegna  oggi in Editoriale Domus circa 16 persone rispetto alle 4 del 2004, da cui emerge progressivamente come il vocabolario dei microtempi, che associa ad ogni componente uno specifico tempo, necessita di un adeguamento alle mutate scelte tecnologiche dei costruttori.
È da questa consapevolezza che nel 2010 Quattroruote Professional  lancia Csia, Centro Studi Indipendente per l’autoriparazione, con l’obiettivo di condurre una sperimentazione finalizzata ad ottenere dati e indicazioni utili ad aggiornare il metodo in uso, pur seguendone scrupolosamente il protocollo.

LA NASCITA DEL TEMPARIO 2.0


La sperimentazione realizzata mostra come uno stesso componente, ad esempio un’antenna, che per il vocabolario dei microtempi presenta valori uguali per tutte le vetture, nella realtà, invece, comporta diversi specifici tempi.
Lo stesso vale per altri componenti, maniglie, griglie anteriori, fino ad arrivare a nuove soluzioni del tutto assenti nel vocabolario dei micro tempi quali prese di corrente di vetture ibride, portiere con caratteristiche di sostituzione dei montanti centrali, cariche Air bag delle portiere, radar, unità elettriche, solo per fare alcuni esempi.
Da questa sperimentazione nasce il progetto Tempario 2.0, attorno al quale le persone di Csia affiancate passo passo dalla commissione tecnica Cna, hanno analizzato su 10 vetture tutti i tempi di lavorazione diretti e indiretti, simulando le operazioni di riparazione in una carrozzeria efficiente, competente e correttamente attrezzata.
Questa sperimentazione ha evidenziato che i tempi tecnici di stacco e riattacco rilevati dai costruttori sono sostanzialmente allineati a quelli rilevati dai tecnici Csia, anche se vengono considerati solo ed esclusivamente come punto di partenza per essere integrati da successivi fattori correttivi.
Di fatto i soli tempi costruttore non sono sufficienti a causa di evidenti limiti tecnici:
- ono rilevati su vetture nuove e non incidentate;
- ono rilevati in laboratorio con proprie metodologie del costruttore;
- on considerano i tempi di preparazione del veicolo e delle attrezzature, i tempi gestionali e molte altre attività tipiche della carrozzeria.

TRASPARENZA E OGGETTIVITÀ DEI TEMPI


Partendo da questi risultati, Tempario 2.0 offrirà ai professionisti della liquidazione sinistri tempi più oggettivi, costruiti ad hoc per ogni veicolo, attraverso la  valutazione dei seguenti elementi:
- l tempo costruttore di stacco e riattacco;
- ’effetto dell’età del veicolo;
- o stato del veicolo in funzione della tipologia di sinistro;
- a misurazione di tutti i tempi indiretti tipici dell’attività di un autoriparatore.
Non solo oggettività ma anche maggiore trasparenza delle operazioni, che viene già oggi resa possibile attraverso:
- a distinta delle operazioni, con la quale l’addetto visualizza, per ogni tempo, l’elenco dettagliato degli elementi da seguire che lo costituiscono;
- e detrazioni automatiche in caso di sovrapposizioni di operazioni in specifici interventi;
- n nuovo calcolo per i materiali di consumo, specifici per tipo di tinta e di ricambio, messo a punto grazie alla collaborazione delle grandi aziende del settore;
- nserimento di informazioni tratte dai manuali di riparazione dei costruttori, per eseguire interventi in conformità.
Un deciso passo in avanti, che testimonia l’impegno, gli investimenti in qualità e persone, la professionalità di Quattroruote Professional e la sua indipendenza nel fornire al sistema autoriparativo una base di informazioni ancora più scientifica.
Tempario 2.0 ha anche una vocazione “social”: il nuovo approccio di Quattroruote Professional sarà infatti quello di rendersi disponibile ad accettare le istanze di ogni attore del sistema, dai carrozzieri ai meccanici, dai periti al personale degli ispettorati, con l’obiettivo di condividere informazioni e recepire considerazioni e suggerimenti degli addetti ai lavori.
Un comportamento all’insegna della trasparenza che testimonia di nuovo l’indipendenza e la terzietà di Quattroruote Professional rispetto ai vari attori presenti sul mercato.


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