L'ANIA CHIEDE PIU' FIDUCIA AL GOVERNO

Abolizione degli obblighi, modifica del risarcimento in forma specifica, da introdurre in modo graduale, approvazione della tabella unica per il risarcimento dei danni fisici di grave entità. Queste le princiali richieste all’esecutivo, con riferimento al recente decreto Destinazione Italia

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Autore: Laura Servidio Numero Review: 11 Pagina: 14 - 15
“II governo dimostri più coraggio e una maggior fiducia nelle forze di mercato per eliminare le anomalie della rc auto in Italia”. Questo il commento di Aldo Minucci, presidente Ania, al decreto Destinazione Italia, varato dal governo lo scorso 23 dicembre, rispetto al quale l’associazione delle imprese chiede modifiche sostanziali con l’obiettivo di ridurre i prezzi e rivedere il sistema dei risarcimenti per i danni alla persona. 

“Servono, da parte del governo – afferma Minucci – più coraggio e una maggiore fiducia nelle forze di mercato per risolvere il problema dell’assicurazione auto in Italia, dominato da un sistema di regole e comportamenti che presenta forti anomalie rispetto agli altri Paesi europei. Innanzitutto – sottolinea – va approvata, dopo sette anni, la tabella unica per il risarcimento dei danni fisici di grave entità, una misura fondamentale per avvicinare il costo della Rc auto, in Italia al livello degli altri Paesi europei”. E sui risarcimenti, l’associazione insiste: “se vogliamo abbassare i premi dell’Rc auto – ha spiegato Alessandro Santoliquido, presidente della commissione auto dell’Ania – bisogna intervenire sui livelli dei risarcimenti, che sono quattro volte superiori a quelli dell’Europa, e sul costo dei sinistri che rappresenta la voce più rilevante e può generare una diminuzione dei premi del 30%”.


NO AGLI OBBLIGHI DI SCONTO

In linea generale, l’Ania contesta l’impostazione dirigista del decreto. “Siamo contrari – conferma Minucci – al sistema degli sconti minimi imposti. È solo la dinamica di mercato che determina l’andamento dei prezzi, che scendono, come per tutto il 2013, quando ci sono le condizioni economiche. Inoltre, il decreto prescrive due obblighi per le imprese: l’ispezione preventiva del veicolo; l’offerta di prestazione di servizi medico sanitari, che oltre a essere non coerenti con il principio comunitario di libertà tariffaria e di offerta, comportano oneri aggiuntivi per le imprese, non hanno un’efficacia significativa nella lotta alle frodi e non possono quindi essere associati a sconti. Queste due misure vanno eliminate”.
In particolare, l’obbligo di proporre agli assicurati l’ispezione preventiva del veicolo, con previsione di sconto di premio per chi aderisce alla proposta, “rappresenta – obietta Santoliquido – solo costi per l’organizzazione e l’esecuzione dell’ispezione e nessun beneficio” mentre “dal punto di vista tecnico – evidenzia Minucci – è inattuabile per le compagnie on line, con una fortissima discriminazione nei confronti di imprese che servono milioni di clienti”.
Contrari anche all’obbligo per le imprese di proporre clausole contrattuali, facoltative per l’assicurato, che prevedono prestazioni di servizi medico-sanitari con personale retribuito dalle imprese stesse, con applicazione per gli aderenti di riduzioni di premio prefissate. “Dal punto di vista tecnico – spiega il presidente Ania – non è prevedibile nessuno impatto positivo sui costi, visto che le prestazioni andrebbero comunque sostenute dall’impresa e che l’ambito di applicazione della clausola sarebbe limitatissimo: cioè il conducente non responsabile coincidente con l’assicurato per lesioni fisiche fino al 9%”. 





SI' AL RISARCIMENTO IN FORMA SPECIFICA, MA CON RISERVA

Valutazione positiva, ma con necessaria revisione, viene espressa dall’Ania sul risarcimento in forma specifica. “Si tratta – sottolinea Minucci – di interventi proposti dal governo che vanno nella giusta direzione di ridurre il costo dei risarcimenti, attraverso il conseguimento di economie di scala nella filiera della riparazione, un maggior controllo, affinché non siano effettuate riparazioni non dovute, e l’emersione di una diffusa evasione fiscale. Tuttavia, il risarcimento in forma specifica, per poter funzionare al meglio, necessita di un periodo di transizione, durante il quale occorre lasciare alle imprese la possibilità di organizzare un’offerta del servizio per province e/o per tipologie di veicoli e prevedere (transitoriamente) la possibilità di mantenere le attuali clausole”.

Critici anche sulle norme relative alle scatole nere. “Continua – conferma Santoliquido – la volontà del governo di regolamentare strettamente l’utilizzo di uno strumento che oggi vede l’Italia leader nel mondo per diffusione. La fissazione di sconti minimi obbligatori, che si uniscono al prezzo già elevato delle scatole nere, o la creazione di organismi monopolistici di interscambio dei dati, difficili da ipotizzare, rischia al contrario di limitare la diffusione di questo strumento, proprio nelle nicchie di mercato dove ce ne sarebbe più bisogno”. 
In sintesi, l’Ania chiede maggiore fiducia e libertà al mercato. “Agevoliamo il libero dispiegarsi della concorrenza – conclude Dario Focarelli, direttore generale Ania – lasciando la libertà di azione al consumatore e alle forze del mercato. È necessario introdurre nel sistema elementi strutturali di cambiamento che diano stabilità alla riduzione dei prezzi”.


AUMENTA LA CONCORRENZA, SCENDONO I PREZZI

Per effetto della forte concorrenza, i prezzi dell’Rc auto sono, secondo Ania, in forte riduzione: nel 2013, il prezzo medio ha segnato una diminuzione di circa il 5%, in linea con la contrazione del 6,6% dei premi incassati dalle compagnie nei primi nove mesi del 2013, rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.

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