CYBER E SANITÀ: RISK MANAGEMENT E ASSICURAZIONE LE RISPOSTE

Cresce la consapevolezza delle minacce informatiche in ambito sanitario in Italia, ma è ancora scarso l’impiego di polizze assicurative, così come lo sviluppo di attività di gestione del rischio che possono fornire protezione dagli attacchi

CYBER E SANITÀ: RISK MANAGEMENT E ASSICURAZIONE LE RISPOSTE
👤Autore: Sham Review numero: 83 Pagina: 07
Con la digitalizzazione dei servizi, accelerata dalla pandemia, è cresciuto anche il rischio informatico e i dati sanitari sono particolarmente appetibili per i cyber criminali. “L’Italia è uno tra i paesi più colpiti dagli attacchi informatici – afferma Alessandra Grillo, operations director di Sham in Italia – e data l’estrema sensibilità dei dati in possesso delle strutture sanitarie questo deve essere un campanello d’allarme. Sham ha condotto, insieme all’Università di Torino, una survey per misurare il livello di preparazione della sanità italiana davanti al rischio informatico. In attesa della pubblicazione dei risultati, possiamo anticipare che né la formazione del personale né la diffusione della copertura assicurativa sono sufficienti per far fronte alla situazione”. 
Attraverso la survey Capire il rischio Cyber: il nuovo orizzonte in sanità, i cui risultati verranno presentati ufficialmente nelle prossime settimane, Sham ha potuto realizzare una fotografia dello stato attuale delle misure di sicurezza e prevenzione messe in atto da diversi ospedali italiani. 

UNA DIFESA SU PIÙ FRONTI

“È possibile prevenire e mitigare le conseguenze degli attacchi ma c’è sempre una componente inevitabile di rischio residuo. Unitamente a una corretta politica di gestione del rischio, deve essere rivalutata l’opportunità di ricorrere a una polizza assicurativa contro i danni informatici che non copra solo il danno finanziario e il rischio di danni a terzi ma che preveda anche un supporto tecnico per il cliente: rappresenta infatti una tutela ulteriore a garanzia della business continuity aziendale e, soprattutto, della patient safety”, afferma Grillo.
La survey mostra un aumento di consapevolezza tra il personale sanitario, eppure “non è percepito il bisogno o il vantaggio della sottoscrizione di una copertura adeguata, vista ancora, purtroppo, come una spesa superflua. È necessario diffondere consapevolezza sui rischi reali e sul valore dei possibili danni. La chiave – conclude Grillo è continuare a informare e a sensibilizzare gli ospedali sul rischio informatico, focalizzando l’attenzione sulle problematiche sanitarie”.

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