IL NUOVO CORSO DI UNA CASA COMUNE

E' Umberto D'Andrea il primo presidente dell'Associazione Agenti Allianz. Il periodo di transizione del gruppo, nato dalla fusione di Uia, GALA e GNA, si è concluso ufficialmente con l'assemblea generale dello scorso mese a Riccione. Ex braccio destro di Tonino Rosato, il neo presidente era alla guida di una lista unitaria, votata in modo compatto dall'assemblea. Sarà in carica per il prossimo triennio.

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👤Autore: Beniamino Musto Review numero: 23 Pagina: 16 - 17
Dall’assemblea dello scorso mese a Riccione, è emerso un esito molto chiaro: sarà Umberto D’Andrea il primo presidente dell’Associazione agenti Allianz (Aaa), eletto con il 92% delle preferenze. A lui, che fino a poco tempo fa era il braccio destro di Tonino Rosato, tocca dunque il compito di tenere le redini del più numeroso gruppo agenziale italiano (2200 iscritti), nato lo scorso anno dalla fusione di Uia, Gala e Gna. Quello di Riccione era il primo vero e proprio appuntamento ufficiale dell’associazione, a cui si è giunti sotto la triplice reggenza di Massimo Gabrielli, Giovanni Trotta e del già citato Rosato. 


CONSAPEVOLEZZA, EMANCIPAZIONE E ORGOGLIO

Nel corso della tre giorni assembleare (12-14 marzo) c’è stato ampio spazio per raccogliere impressioni e riscontri sul primo anno di vita del gruppo. “Il mondo sta cambiando e noi dobbiamo rafforzare le nostre abilità di analisi del mercato, trovando modalità di difesa della redditività delle agenzie”, ha evidenziato in apertura Giovanni Trotta, ricordando gli ottimi risultati conseguiti da Allianz in Italia nel 2014, e sottolineando che “con il nostro lavoro contribuiamo in modo significativo alla fortuna della compagnia”. Massimo Gabrielli ha poi affermato che il nuovo direttivo ha “l’arduo compito di rafforzare l’opera di emancipazione dell’associazione e degli agenti rispetto ad Allianz”. Tra gli strumenti citati per realizzare questo obiettivo c’è la società di brokeraggio A&B Broker (di proprietà dell’associazione), “che ci consente di lavorare in modo totale”. Tonino Rosato, a chiusura della relazione congiunta dei presidenti reggenti, si è poi soffermato sull’importanza di poter contare su un solido sistema di regole, che per gli agenti Allianz “hanno incarnato un’etica comportamentale che ci ha consentito di conoscerci reciprocamente fra colleghi, e apprezzare i reciproci talenti”. L’intervento si è poi concluso sull’onda dell’orgoglio per aver costruito la nuova casa comune di tutti gli agenti Allianz. “È venuto anche per noi il momento di congedarci, pronti a contribuire al successo e al futuro della nostra associazione. Siamo orgogliosi di consegnare le chiavi della casa a questa assemblea, certi che – ha ribadito Rosato, visibilmente commosso – tutti insieme ne sapremo fare buon uso”. 


D’ANDREA E LA NUOVA SQUADRA

Gli agenti che hanno preso parte al voto sono stati 804, di cui 738 schede valide (pari al 92%), 39 schede bianche (4,5%) e 27 schede nulle (3,5%). In altre parole, gli associati hanno votato in modo compatto per la lista unitaria capitanata da Umberto D’Andrea, il che determina certamente un risultato forte, deciso e convinto, “che conferisce grande autorevolezza al nuovo consiglio direttivo”, osserva l’associazione in una nota.
Nel suo triennio di presidenza, D’Andrea sarà affiancato dal vice presidente vicario, Stefano Valsetti, dal vice presidente Vittorio Stocchero e dai consiglieri Gianluca Amata, Ennio Busetto, Massimiliano Gadda, Pietro Invernizzi, Paolo Moiola e Alessio Rosatelli.


REDDITIVITÀ E RIORGANIZZAZIONE DELLE AGENZIE

“Quella che abbiamo presentato ai colleghi è una lista di unità – ha sottolineato D’Andrea nella sua prima dichiarazione da presidente – con un programma ambizioso, stilato grazie al contributo di tutti i componenti della squadra. Ci poniamo obiettivi difficili, nei quali però crediamo profondamente e che perseguiremo senza tentennamenti. Aaa è un’associazione volontaristica, ma deve ciononostante avere una mission di impresa, al servizio dell’impresa agenzia”. Il gruppo, ha promesso, “modulerà le sue strategie sulle esigenze delle agenzie poiché è l’agenzia il vero motore delle attività dell’associazione” e il confronto con la compagnia avverrà “su una base di pari dignità” di esigenze e obiettivi. “I bisogni dell’agenzia hanno lo stesso valore dei bisogni dell’azienda” ha poi precisato il neo presidente, elencando i primi punti in agenda: “il tema della redditività, la riorganizzazione delle agenzie, e la formazione”. 


AGENTI-COMPAGNIA: IL CONFRONTO SARÀ PROFICUO

La prima assemblea generale dell’Associazione agenti Allianz è stata scandita anche dagli interventi di Claudio Demozzi, presidente di Sna, Vincenzo Cirasola, presidente di Anapa, Paolo Iurasek, vice presidente vicario di Unapass, Roberto Conforti, presidente di Uea, oltre che dei presidenti del Magap, Gam e Gasav, gruppi agenti di Milano Assicurazioni e Sasa che, in seguito alla vendita di asset da parte di UnipolSai, sono entrati in orbita Allianz. 
Nell’ultimo giorno di lavori si è tenuto anche un confronto tra il management della compagnia e gli agenti. Il neo presidente Umberto D’Andrea si è detto fiducioso in un proficuo proseguimento del confronto con la mandante: “il management Allianz, intervenendo ai nostri lavori assembleari, ha speso molte parole di riconoscimento nei confronti degli agenti, definendoli l’orgoglio della compagnia. I massimi rappresentanti dell’azienda hanno affermato di essere ben consapevoli della pesante crisi di redditività in cui versano le agenzie, hanno riconfermato la disponibilità ad ascoltare i nostri bisogni, promettendo una sempre maggiore attenzione a cogliere i segnali provenienti dalla rete. Questi elementi – ha sottolineato – mi portano a essere ottimista riguardo alla costruzione di relazioni industriali sempre più mature e improntate al principio della pari dignità contenuto nel programma che abbiamo presentato agli associati”.

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