PROTEGGERE L’AGRICOLTURA DAL CLIMA CHE CAMBIA

Sfide nuove, come quelle portate dal cambiamento climatico, necessitano di soluzioni assicurative incentrate su una nuova impostazione. Una risposta che si sta facendo strada sul mercato è rappresentata dalle polizze parametriche, in cui la tecnologia può giocare un prezioso ruolo di abilitatore sia in chiave preventiva, sia di ristoro dei danni

PROTEGGERE L’AGRICOLTURA DAL CLIMA CHE CAMBIA
Ogni anno un nuovo record scalza quello dell’anno precedente. È ciò che avviene ormai a cadenza regolare a ogni aggiornamento dei dati sul clima. L’ultimo rapporto della World Meteorological Organization, pubblicato il mese scorso, dice che il 2023 è stato l’anno più caldo mai registrato. Il record precedente apparteneva, neanche a dirlo, al 2022, anno che a sua volta (in particolare in Italia) è stato il più caldo e il meno piovoso da quando vengono monitorati i dati meteoclimatici. Ovviamente tra i settori che più risentono dei cambiamenti climatici c’è l’agricoltura: negli ultimi due anni, ad esempio, il nostro paese è retrocesso in terza posizione (dopo Francia e Germania) nella produzione agricola in ambito Ue. Il problema è ampio, ed è legato a un intrecciarsi di fenomeni come la siccità, la grandine, o le precipitazioni eccessive che favoriscono il proliferare di parassiti nocivi per le colture agricole.
 
MODALITÀ NUOVE PER RISPONDERE A PROBLEMI NUOVI

Sfide nuove, come quelle portate dal cambiamento climatico, necessitano di soluzioni assicurative incentrate su una nuova impostazione. Una risposta che si sta facendo strada sul mercato è rappresentata dalle polizze parametriche. Il player italiano che sta facendo da apripista nel nostro paese a questo tipo di soluzioni è Revo Insurance, che nell’ultimo anno ha lanciato diversi prodotti studiati per specifiche necessità del settore agricolo. L’ultima, in ordine di tempo, si chiama ParametricXMosca Ulivo, ed è stata sviluppata dalla compagnia in collaborazione con l’insurtech Neosurance e con Elaisian, player attivo nell’agricoltura di precisione, che all’interno del prodotto in questione opera in qualità di oracolo.
Secondo Roberta Spadoni, head of parametric solutions di Revo, “quelli che abbiamo recentemente lanciato in ambito agro sono prodotti evoluti per il mercato italiano, perché di fatto ciò che andiamo a proteggere è qualcosa legato al cambiamento climatico, che purtroppo ha un forte impatto sull’agricoltura. Guardando a quello che avviene nel resto del mondo, la logica con cui operiamo è quella di partire dai casi concreti che sorgono e che non sono coperti, per poi analizzarli e far partire tutti gli studi e le analisi necessarie a sviluppare una polizza parametrica”. Revo ha creato diversi prodotti sia nell’ambito della siccità, sia in quello dell’eccesso della pioggia che, come accennato, facilita la diffusione dei parassiti. Spadoni cita la peronospora (parassita che l’anno scorso ha proliferato soprattutto in Puglia provocando grandi danni ai vigneti) e la mosca dell’ulivo (bactrocera oleae), insetto che attacca i frutti maturi a seguito dell’indurimento del nocciolo, e attorno al quale è nato proprio il prodotto citato in precedenza.
La compagnia sta lavorando anche a soluzioni per altre problematiche, come il gelo della frutta: “stiamo infatti osservando – spiega Spadoni – che le gelate, sebbene meno forti, sono molto più frequenti rispetto al passato”. 



AGRICOLTURA DI PRECISIONE E CONNECTED INSURANCE

Per capire come opera una polizza parametrica in agricoltura si può osservare il funzionamento di ParametricXMosca Ulivo: la polizza di Revo comunica con il sistema di sensori e algoritmi di Elaisian grazie alla tecnologia di Neosurance, la quale favorisce la condivisione delle informazioni tra agricoltori e compagnia assicurativa. Elaisian ha elaborato un indice di infestazione del patogeno partendo dall’analisi delle condizioni climatiche, per cui il risarcimento sarà proporzionale all’indice calcolato. Ottenendo dati direttamente sul campo e in tempo reale, inoltre, non solo è possibile automatizzare tutti i processi assicurativi dall’agricoltore alla compagnia, ma anche migliorare le condizioni di polizza, suggerire interventi di manutenzione preventiva e calcolare in modo più accurato e trasparente premi e indennizzi. 
Questo prodotto è esemplificativo di come la tecnologia possa rappresentare una nuova strada per percorrere quell’ultimo miglio in cui l’assicurazione gioca un ruolo determinante per il sostegno al sistema produttivo. Come spiega Pietro Menghi, ceo di Neosurance, “con l’introduzione dell’agricoltura di precisione è possibile acquisire informazioni direttamente dal campo o dai satelliti, e quindi dare degli indirizzi a livello di trattamenti di prevenzione al gestore dell’azienda agricola”. L’assicurazione diventa quindi una parte strategicamente complementare rispetto a questo lavoro di prevenzione: “l’intervento dell’insurtech – osserva Menghi – è proprio questo: Neosurance lavora come orchestratore di embedded e connected insurance, laddove l’aspetto connected consiste proprio nella capacità di mettere assieme più attori che contribuiscono all’aumento della produttività sul campo, collaborando per aumentare la resa o per ridurre le perdite di produzione. Abbiamo trovato in Elaisian e in Revo – sottolinea il ceo di Neosurance – due partner di elezione, perché è fondamentale riuscire a parlare la stessa lingua e lavorare per un medesimo intervento strategico”.  Menghi sottolinea come nello sviluppo del prodotto si sia “partiti da un foglio bianco. Lo scorso anno – ricorda – abbiamo fatto la fase di pilota e ora stiamo avviando l’industrializzazione”. Quanto alla distribuzione, sarà prevista “sia in modalità digitale, attraverso la app di Elaisian, sia attraverso il canale tradizionale dei Consorzi, giacché al loro interno molti agricoltori hanno già degli interlocutori privilegiati con cui si interfacciano”. 

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