UNA MAPPATURA DELL’OFFERTA ASSICURATIVA

Il Terzo settore è un concetto che racchiude in sé un campo larghissimo, con realtà molto diverse l’una dall’altra. Dal punto di vista dei prodotti, l’obbligatorietà dell'assicurazione ha aiutato la crescita del segmento, con varie compagnie che hanno sviluppato una proposta di polizze ad ampio raggio che guarda a esigenze e tipologie di attività eterogenee

UNA MAPPATURA DELL’OFFERTA ASSICURATIVA

Il settore assicurativo italiano si è allineato in modo variegato all’introduzione dell’obbligo assicurativo per coloro che operano nel Terzo settore. L’offerta assicurativa è stata pensata per coprire i rischi specifici che, in questo ambito, spaziano ad ampio spettro. Quando parliamo di Terzo settore e di mondo associativo, infatti, possiamo trovarci di fronte ad attività con statuti, interessi e modalità operative completamente diverse tra loro. 
Ecco perché è bene, in primis, definire esattamente quali sono le caratteristiche dei soggetti che devono adeguarsi all’obbligo. Il Codice del Terzo settore ha introdotto, tra le altre cose, il Runts (Registro unico nazionale del Terzo settore), mandando in pensione l’acronimo Onlus (Organizzazione non lucrativa di utilità sociale) che in passato veniva usato per indicare associazioni, comitati, fondazioni, società cooperative e altri enti di carattere privato con determinati requisiti statutari, impegnate nel supporto di soggetti svantaggiati. Il nuovo termine a cui fare riferimento ora è quello di Ente del Terzo settore, sintetizzato dall’acronimo Ets
L’obbligo di assicurazione per i volontari, sia occasionali che non occasionali, è stato introdotto per tutelare i diritti e la sicurezza dei volontari stessi, offrendo loro una protezione adeguata durante lo svolgimento delle attività di volontariato. Allo stesso tempo, assicurare i volontari consente anche agli enti del Terzo settore di gestire i rischi associati alle proprie attività e di garantire un ambiente sicuro e protetto per tutti coloro che vi partecipano. In questo senso, il Registro dei volontari è fondamentale per adempiere all’obbligo di assicurazione previsto. Infatti, solo i volontari che compaiono nel registro sono assicurati dall’ente ed è quindi necessario che la compagnia assicurativa possa verificare al suo interno la presenza del nominativo del volontario che ha subito il danno o lo ha causato. L’obbligo di assicurazione permane anche per i volontari occasionali, i cui dati devono comunque essere raccolti e conservati per essere messi a disposizione della compagnia assicurativa.

IL TERRENO NATURALE DI ETICAPRO

L’assicurazione per il terzo settore è un’area in crescita, con varie compagnie che hanno sviluppato un’offerta di polizze ad ampio raggio. 
In questo excursus sui prodotti attualmente disponibili sul mercato non potevamo non partire da Eticapro, progetto assicurativo specificamente dedicato al Terzo settore e al consumo critico, nato dalla collaborazione tra il gruppo Assimoco, Banca Etica e Caes Italia. “Abbiamo unito le migliori competenze professionali per proporre prodotti e servizi assicurativi dedicati anche a chi, come noi, vuole migliorare il mondo in una logica di economia circolare e di bene comune”, si legge sul sito del progetto. Gli intermediari che vogliono aderire a Eticapro devono sottoscrivere il rispetto di un’apposita carta dei valori e devono seguire uno specifico percorso di formazione valoriale su cooperazione sociale e associazionismo, consumo critico, economia solidale, economia sostenibile e circolare e finanza etica; oltre a ciò, i partner devono impegnarsi a non proporre i prodotti marchiati Eticapro a enti che svolgano attività in conflitto con i principi statutari e i valori di riferimento di Banca Etica.
Più nel dettaglio, l’offerta destinata alle persone giuridiche (Eticapro ha anche due prodotti rivolti alle persone fisiche) propone quattro prodotti: Infortuni per l’economia solidale (la cui copertura può essere prestata a favore di utenti, soci e dipendenti-collaboratori), Tutela multirischi per il volontariato (quella obbligatoria prevista dal Codice del Terzo settore, con copertura Rc, infortuni e malattia), Responsabilità civile per l’economia solidale (copertura modulabile, rispetto a massimali ed eventuali estensioni di garanzia, in base alle esigenze dell’Ets), e Tutela multirischi danni ai beni per l’economia solidale (con diverse sezioni attivabili in base alle specifiche esigenze, dall’incendio al furto all’elettronica). 
Oltre all’offerta assicurativa, Eticapro ha messo a punto anche il primo strumento in ambito assicurativo che individua il profilo di responsabilità sociale di un ente giuridico: un Rating di sostenibilità sviluppato a partire dalla valutazione socio-ambientale che da anni Banca Etica sottopone a chi le richiede un finanziamento. 

LE SOLUZIONI TARGATE UNIPOL E REALE MUTUA 

Anche i colossi del mercato assicurativo guardano con interesse al segmento del Terzo settore: Unipol lo considera “una grande realtà dinamica e vitale che muove idee e persone”, mossa da “milioni di cittadini che si impegnano in attività dedicate al bene della comunità”. Il prodotto Unipol Terzo Settore punta sulla personalizzazione della polizza, ideata per adattarsi alle diverse necessità economiche e sociali in cui operano le associazioni del Terzo settore. Le garanzie proposte vanno da quelle obbligatorie Danni a terzi e Infortuni fino alla Indennità da infortunio (per la degenza in caso di ricovero causato da infortunio). 
Un’altra grande compagnia come Reale Mutua propone il prodotto Enti del Terzo settore Reale offrendo una copertura per i componenti dell’Ets, siano essi volontari stabili e occasionali, membri del consiglio direttivo o dipendenti e lavoratori occasionali. Il pacchetto standard prevede le coperture obbligatorie Infortuni e malattie e Responsabilità civile; è poi possibile estendere il raggio di protezione della polizza abbinando anche la Tutela legale. Inoltre, il prodotto offre la possibilità di attivare un pacchetto Plus che aggiunge numerose altre garanzie sia per la sezione Infortuni e malattie (come il rimborso delle spese di cura da infortunio) sia per la sezione Rc (come la responsabilità patrimoniale e le malattie professionali). 

ITAS, LA PROTEZIONE DI INSIEME

Rimanendo nel terreno delle mutue, anche Itas ha ideato un prodotto specifico chiamato Insieme. La soluzione è rivolta ai volontari ma anche agli amministratori di enti del Terzo settore, enti mutualistici ed enti religiosi. Oltre alle garanzie obbligatorie Infortuni e malattia (ampliabile con l’indennità da immobilizzazione e/o il rimborso spese) e Responsabilità civile, il prodotto Insieme propone anche la copertura Responsabilità patrimoniale degli amministratori che tutela coloro che hanno il compito di amministrare e gestire bene il patrimonio dell’ente evitando di dover rispondere con il patrimonio personale. Anche Itas, infine, propone la possibilità di aggiungere la garanzia Tutela legale, che oltre a farsi carico delle spese di assistenza legale per le figure che operano all’interno dell’ente (presidente, consiglieri, dipendenti, volontari) può essere estesa alle vertenze contrattuali con i propri dipendenti, con i clienti e i comuni e in caso di controversie per inadempienze contrattuali o di natura amministrativa.

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L’ANTICA VOCAZIONE CATTOLICA

Il gruppo Generali presidia questo settore attraverso la sua business unit Cattolica, che vanta un’attenzione di lungo corso nei confronti degli enti religiosi e non profit. La compagnia ha lanciato sul mercato Cattolica&Non Profit, un prodotto modulabile e con un raggio d’azione davvero molto ampio, in grado di potersi rivolgere a una platea eterogenea composta da enti, associazioni e imprese sociali. 
La soluzione propone una copertura contro l’incendio e altri eventi naturali (fulmini, terremoto, inondazione, fenomeni elettrici, guasti alle macchine) e, per gli enti che utilizzano beni immobili in affitto, è possibile dotarsi della garanzia Rischio locativo per tutelarsi da danni materiali e diretti causati da incendio, esplosione, scoppio ai locali presi in affitto. È inoltre possibile aggiungere una protezione dai danni causati da sovraccarico neve, atti vandalici alle cose assicurate, atti di terrorismo. Questo prodotto Cattolica, inoltre, è in linea con un altro obbligo di legge, quello di assicurarsi contro le catastrofi naturali, a cui devono ottemperare anche le imprese sociali. 
Tra le altre garanzie attivabili, quella contro il furto e la rapina (è possibile completare la copertura e tutelare i beni custoditi in cassaforte o la perdita dei valori trasportati al di fuori dei locali assicurati) e i danni da furto delle merci e dei macchinari a bordo dell’automezzo con cui si svolge l’attività di commercio ambulante. Peculiarità del prodotto Cattolica è poi la copertura per i danni derivanti da cyber risk, sia per quelli cagionati a terzi, sia per quelli subiti.
Anche la compagnia del gruppo Generali propone una copertura dedicata ai componenti dei consigli direttivi e dei cda e, in linea generale, di chi agisce in nome e per conto dell’ente stesso. Infine, Cattolica&Non Profit offre inoltre una Rc prodotti, dedicata alle imprese sociali per danni a persone o a cose causati da difetti dei prodotti venduti o distribuiti, anche a seguito di contaminazione dolosa.
Tra le altre garanzie del prodotto Cattolica è prevista anche l’aggiunta della Tutela legale. Un’area, quest’ultima, che all’interno di casa Generali viene ben presidiata da Das, che propone il prodotto Das Tutela Associazioni, rivolto in particolare al settore associazionistico dando la possibilità di scegliere se assicurare tutti gli aderenti o soltanto i dirigenti di una determinata associazione.



PERSONE CHE AIUTANO PERSONE 
Le assicurazioni non sono soltanto fornitori di coperture per gli Ets, ma possono essere esse stesse il motore di un ente filantropico. È questo il caso di The Human Safety Net, la fondazione del gruppo Generali la cui missione è quella di “liberare il potenziale delle persone che vivono in condizioni di vulnerabilità affinché possano migliorare le condizioni di vita delle loro famiglie e comunità”, come spiegato sul sito. 
The Human Safety Net, registrata presso il Runts come ente filantropico, sviluppa programmi a sostegno delle famiglie vulnerabili con figli piccoli (0-6 anni) e l’integrazione dei rifugiati attraverso il lavoro e l’imprenditorialità. Per conseguire questo obiettivo, opera in Europa, Asia e Sud America unendo le forze delle organizzazioni non profit con quelle del settore privato. “Siamo una rete aperta e collaboriamo con società, organizzazioni e fondazioni che condividono i nostri stessi obiettivi. Siamo un movimento globale di persone che aiutano persone”, evidenzia il sito della fondazione.


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