DISTRAZIONE, UN NEMICO PER CHI GUIDA

Un numero sempre crescente di incidenti stradali è causato dall’utilizzo di smartphone da parte del conducente del mezzo. Kubris, Innovation Center di Kirey Group, ha presentato una nuova app in grado di rilevare le azioni tipiche dell’uso del telefono e di valorizzare i comportamenti corretti

DISTRAZIONE, UN NEMICO PER CHI GUIDA
👤Autore: Kubris Review numero: 69 Pagina: 24
Secondo i dati Aci – Istat, nel 2018 la distrazione è stata la principale causa di incidenti stradali. Il dato non è una novità. È attestato che l’uso dei dispositivi elettronici alla guida sia tra le principali cause di mancanza di attenzione verso ciò che ci circonda. La distrazione può essere visiva, quando qualcosa che è lungo la strada o dentro l’abitacolo attrae la nostra attenzione (dai cartelli stradali al bambino sul sedile posteriore), può essere manuale se compiamo in auto delle azioni diverse dalla guida, come mangiare o cercare un oggetto, infine la distrazione può essere cognitiva quando l’attenzione viene distolta perché si è impegnati in conversazioni, o semplicemente perché si pensa ad altro. Gli smartphone, ma anche altri dispositivi di entertainment, possiedono la singolare caratteristica di essere causa di tutti e tre questi tipi di distrazione. 
È questa la ragione per cui il numero di incidenti determinati dall’utilizzo degli smartphone alla guida è in aumento, tanto che il nuovo Codice della strada prevede pene più severe per chi utilizza i dispositivi telefonici in maniera non corretta.
Secondo i dati forniti da Kubris, innovation center di Kirey Group, relativamente a uno studio Erso (Cell phone use while driving), in Europa su 25mila incidenti stradali causati dalla distrazione in generale, 4.000 sono imputabili alla distrazione dovuta all’utilizzo dello smartphone, e il rischio che una persona distratta dal telefono causi un incidente è quattro volte maggiore rispetto a quello di chi guida senza usare il telefono. Il tema è di primario interesse anche per le compagnie assicurative, impegnate a risarcire i danni da sinistro stradale. 

DALLA SENSIBILIZZAZIONE ALL’AZIONE

L’attività di sensibilizzazione verso una guida corretta si basa sulla comunicazione tramite i media, ma grazie all’evoluzione tecnologica possono essere utilizzati anche sistemi digitali installati tramite app nello smartphone. Kubris ha sviluppato in questo senso la app Distraction che permette di registrare i dati di viaggio, analizzare il comportamento al volante dell’assicurato e valutare la sua prestazione di guida. La app è finalizzata a indurre un comportamento virtuoso alla guida da parte del conducente. Tramite un algoritmo, Distraction è in grado di intercettare le quattro azioni tipiche nell’uso del telefono che sono la manipolazione (ad esempio prendere in mano il telefono o passarlo a qualcuno), le chiamate in entrata e in uscita o quelle effettuate senza l’utilizzo di ausili di sicurezza, l’attività di scrittura di messaggi, email, social e motori di ricerca, e l’azione di scorrimento dello schermo propria della navigazione sul web. Questo avviene tramite un sistema di machine learning che intercetta le azioni ma non il contenuto della pagina web consultata o della telefonata. “Tutto ciò permette di capire come si è comportato il cliente nell’arco di un viaggio, rilevando l’utilizzo del telefono in base alla durata del percorso, e fornendo così una misurazione del livello di distrazione”, spiega Vincenzo Biase, coo di Kubris. “Il valore – osserva – è portato da un algoritmo che registra lo stile di guida del conducente, già presente nella nostra app Smappi Car, al quale è stata aggiunta la componente della distraction. Il sistema è in grado di riconoscere se lo smartphone è utilizzato in automobile o su un altro mezzo di trasporto (ad esempio il treno o l’autobus), esclude determinate funzioni se il telefono è utilizzato con l’auricolare o con un sistema bluetooth, e può riconoscere se la persona che lo usa viaggia come conducente o in qualità di passeggero”. Il conducente troverà la sintesi delle proprie attività e altre informazioni sul viaggio effettuato in una sezione dedicata della app, che includerà una valutazione ottenuta dal confronto tra tutti i dati raccolti. 

TRE APP PER MONITORARE L’ASSICURATO

Distraction è una delle tre soluzioni tecnologiche per la sicurezza alla guida che possono essere utilizzate singolarmente o in sinergia tra loro, in quanto pensate per coprire tutta una gamma di rischi dell’automobilista: Smappi Car è un assistente di guida personale e funge da black box mobile, oltre a essere in grado di raccogliere determinati tipi di informazioni; Safety Tutor è invece un ausilio per formare automobilisti più virtuosi, uno strumento che comprende lo stile di guida e prevede il comportamento del conducente nei minuti successivi, in modo da allertare se la condotta prevista presenta criticità. Tutte le app sono messe a disposizione delle compagnie assicurative, che possono customizzarle, decidendo in che modo veicolarle verso i propri assicurati e come determinare una forma premiante per i comportamenti virtuosi. 
A valle di queste applicazioni si apre un’altra area da coprire, su cui Kirey Group sta lavorando, e che riguarda l’attività di analisi con intelligenza artificiale sui big data raccolti dalle compagnie tramite le applicazioni come Distraction, Smappi Car e Safety Tutor.
Kubris da anni lavora allo sviluppo di progetti innovativi dedicati al mondo assicurativo ed è un player attivo nella rivoluzione che vedrà da un lato le compagnie e dall’altro i provider tecnologici. Secondo Alessandra Girardo, amministratore delegato di Kubris, “nell’era del digitale le assicurazioni possono innovare il mercato o essere travolte dalla sua trasformazione. L’offerta digitale avrà nel breve un impatto importante sul modello di business delle compagnie assicurative. Questo perché le nuove tecnologie basate sugli algoritmi di intelligenza artificiale permettono già oggi di recuperare informazioni sempre più dettagliate e di correlarle tra loro, portando un livello puntuale di conoscenza del profilo di rischio dell’assicurato che supera notevolmente il modello tradizionale statistico”.

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