VIGILANZA, CHI DIRIGE L'ORCHESTRA NEL MERCATO ASSICURATIVO

Eiopa è il regista e insieme l’arbitro del cambiamento. Le Authority nazionali, nel caso italiano Ivass, stanno già recependo le linee guida nell’ottica di un coordinamento sempre più stretto. L’obiettivo è la stabilità finanziaria dell’Europa

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Autore: Fabrizio Aurilia Numero Review: 11 Pagina: 34 - 37
Da quando è stata istituita, nel gennaio 2011, l’Autorità europea delle assicurazioni e delle pensioni aziendali e professionali (Eiopa) ha assunto un ruolo sempre più sostanziale e decisivo nell’ambito del mercato assicurativo. Attraverso i suoi pareri e le sue funzioni, gradualmente rafforzate, il regolatore comunitario è diventato una specie di direttore d’orchestra: ogni solista, le Autorità nazionali, pur mantenendo la propria indipendenza, segue le direttive che arrivano da Francoforte. Il grande lavoro di Eiopa si è visto durante gli anni della lavorazione di Solvency II, arrivando, fatto inedito, a condizionare gli asset class degli investimenti di ogni singola compagnia. Ma non è finita qui. Il presidente Gabriel Bernardino ha spiegato a Insurance Review come siano essenziali un’estensione degli attuali poteri di vigilanza e più cooperazione tra gli Stati membri.   


Da quando c’è Eiopa, come si è evoluto il ruolo della vigilanza europea del settore assicurativo? 

Fin dalla sua fondazione, Eiopa è stata fortemente impegnata nel processo di sviluppo di regole comuni per l’assicurazione nell’Unione Europea. In assenza di norme internazionali, a differenza del settore bancario che è governato dagli accordi di Basilea, Eiopa è stata da subito responsabile per lo sviluppo del quadro tecnico normativo di vigilanza sul rischio assicurativo. Questo lavoro comprende tutti i livelli legislativi: dalle direttive comunitarie alle linee guida.
Abbiamo contribuito alle discussioni sulla direttiva Omnibus II con il rapporto sul Long-Term Guarantee Assessment, mentre, per quanto riguarda di Solvency II, l’Eiopa ha analizzato i requisiti patrimoniali per gli investimenti in determinate attività. Come risultato di questo studio, abbiamo proposto di distinguere tra diversi tipi di cartolarizzazioni. È la prima volta che tale approccio è suggerito da un’autorità di vigilanza.

Per garantire un’uniformità di attuazione del nuovo quadro da parte degli assicuratori e delle autorità di vigilanza, Eiopa ha pubblicato le sue linee guida sulla preparazione per Solvency II, applicabili dal primo gennaio di quest’anno.
Non dimentichiamo, però, il compito molto più impegnativo: implementare tutti i requisiti normativi in modo coerente e controllare adeguatamente il processo di attuazione in tutta l’Unione Europea: è per questo che noi poniamo un forte accento sulla promozione della convergenza della vigilanza. Abbiamo anche bisogno di un’estensione dei poteri attuali che non siano limitati a potenziali minacce alla stabilità del sistema finanziario, ma più in generale per sostenere la valutazione indipendente delle prassi di vigilanza. Sarebbe essenziale poter quindi evitare onerose discussioni caso per caso, in materia di accesso alle informazioni di ogni singola società: Eiopa dovrebbe avere accesso alle informazioni contenute nei modelli sviluppati per Solvency II in modo diretto.
Queste misure contribuiranno a garantire un livello adeguato e coerente di controllo, a beneficio dei consumatori e della stabilità finanziaria nell’Unione Europea.


Nel 2014, Eiopa ha in programma uno stress test. Quali sono i principali rischi che possono impattare sul settore assicurativo? 

Secondo le osservazioni che abbiamo fatto nel recente Rapporto sulla stabilità finanziaria, le condizioni economiche dei Paesi europei sono ancora fragili. Sono tre i principali rischi per il settore assicurativo: operare in un ambiente di bassi tassi d’interesse ancora a lungo, un clima macroeconomico debole e un possibile rischio contagio derivante dall’esposizione a titoli sovrani e istituzioni finanziarie deboli.
Eiopa sta monitorando le concentrazioni di titoli sovrani e finanziari, cercando di capire meglio il comportamento della “ricerca di rendimento”, e valutare alcune attività delle imprese, specialmente compagnie vita, che stanno scambiando futuri potenziali flussi di cassa con un guadagno nell’immediato. Tutto questo lavoro sta contribuendo alla nostra comprensione delle interconnessioni del settore assicurativo con il resto del sistema finanziario: un tema che tratteremo più dettagliatamente nel corso di quest’anno.
Al fine di identificare tempestivamente i rischi e le vulnerabilità che possono colpire il settore assicurativo, Eiopa sta costruendo un quadro analitico. Siamo fiduciosi che così aiuteremo la politica e le autorità nazionali di vigilanza a individuare e quantificare i possibili rischi per le imprese. Ma dobbiamo essere realisti: l’efficienza di questo quadro dipende principalmente dalla disponibilità di dati forniti dalle autorità di vigilanza nazionali.




Nella foto: Gabriel Bernardino


A che punto sono i fascicoli di Solvency II e Imd2? Quali sono i prossimi passi? E quale sarà il ruolo di Eiopa?

Il lavoro che si trova davanti a Eiopa nei prossimi due anni è tanto. La direttiva Omnibus II sarà votata dal Parlamento Europeo nel corso di quest’anno, mentre la Commissione pubblicherà il livello 2 delle misure di attuazione. Eiopa sta per emettere più di 50 tra nuove norme tecniche di attuazione (Its) e linee guida, su cui avvieremo consultazioni pubbliche nel corso dei prossimi due anni.  
Ci occuperemo di uniformare i modelli di reporting e di armonizzare le procedure per lo scambio di informazioni tra le varie autorità di vigilanza. Il tutto sarà adottato dalla Commissione europea e sarà giuridicamente vincolante per tutti gli Stati membri.
Le linee guida sono necessarie per garantire la convergenza della realizzazione di Solvency II a partire dal primo giorno della sua entrata in vigore. 
Per quanto riguarda la direttiva sull’intermediazione assicurativa, prima che le nuove norme possano entrare in vigore, la proposta deve essere approvata dal Parlamento Europeo e dal Consiglio. Imd2 è attualmente in attesa di un voto della Commissione affari economici e monetari, poi ci sarà una votazione in seduta plenaria del Parlamento; tuttavia i negoziati in seno al Consiglio sono in corso e speriamo che entro maggio si possano fare progressi sostanziali. L’esatta portata del ruolo di Eiopa diverrà chiaro solo una volta che Consiglio e Parlamento termineranno il proprio lavoro. 


Quale sarà l'impatto delle due direttive su imprese e intermediari in Italia?

Solvency II porterà benefici a tutti gli attori del mercato. Per le imprese, il nuovo quadro porterà nuovi principi di valutazione del mercato e, quindi, una sensibilità al rischio molto più elevata. Sono certo che nell’ambito del nuovo regime di solvibilità, gli assicuratori svilupperanno nuovi tipi di garanzie a lungo termine e a un prezzo vantaggioso. Uno dei cambiamenti più innovativi introdotti da Solvency II è l’obbligo per le imprese di sviluppare un proprio strumento di valutazione del rischio e della solvibilità (Orsa), che permetterà loro di valutare correttamente i propri rischi a breve e lungo termine, nonché il capitale necessario per assicurare continuità e requisiti patrimoniali.
Solvency II, inoltre, migliora il controllo preventivo: dal punto di vista della vigilanza, il quadro di riferimento armonizzato e la disclosure previsti da Solvency II forniranno alle autorità nazionali informazioni per agire tempestivamente.

La nuova normativa, infine, si tradurrà in una maggiore tutela dei contraenti, perché le imprese avranno sempre livelli di capitale adeguati ai rischi che assumono.
Per quanto riguarda Imd2, uno dei temi più caldi è, senza dubbio, la trasparenza delle retribuzioni. La Commissione Europea aveva inizialmente proposto un regime di soft disclosure per un periodo di cinque anni, prima di passare alla hard disclosure. Eiopa è a favore di questo approccio per tutti i prodotti assicurativi senza contenuto finanziario, prevendendo tuttavia un sistema flessibile in base al quale gli Stati membri possono avere la possibilità di imporre norme più severe.
Per quanto riguarda la vendita di polizze vita con un elemento di investimento, accogliamo il fatto che Imd2 miri a introdurre un regime più rigoroso a tutela del contraente. Sosteniamo una maggiore trasparenza sui compensi per quanto riguarda questo tipo di prodotti, per il rischio di conflitti di interesse. Una delle questioni fondamentali sarà come garantire la coerenza intersettoriale tra le norme del settore bancario e quelle del settore assicurativo. Tuttavia pensiamo che le specificità del mondo assicurativo debbano essere prese in considerazione.


Pensa che l’industria assicurativa italiana abbia bisogno di riforme strutturali al fine di vincere le sfide di domani?

È Solvency II che ci aiuterà a superare le sfide future: solo con una forte vigilanza risk-based preserveremo la stabilità finanziaria e rafforzeremo la tutela dei consumatori nell’Ue. 
Entrambi, assicuratori e autorità di vigilanza, hanno circa due anni per prepararsi. Noi tutti dovremo fare ogni sforzo possibile per rispettare tutti i requisiti di Solvency II, una volta che la disciplina sarà applicata. 
È particolarmente importante per il settore assicurativo adottare nuove modelli di governance: si tratta di cambiare la cultura aziendale prima ancora che adottare nuovi calcoli tecnici. 
Non lasciamo le cose a domani: la preparazione inizia oggi.

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