ANRA HA UN NUOVO PRESIDENTE

Alessandro De Felice subentra a Paolo Rubini, che ha guidato l'associazione per due mandati. Rinnovato anche il consiglio direttivo. Ecco tutte le nomine

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👤Autore: Renato Agalliu Review numero: 24 Pagina: 26 - 27
Il chief risk officier di Prysmian, Alessandro De Felice è stato eletto nuovo presidente di Anra, l’associazione nazionale dei risk manager e responsabili assicurazioni aziendali. Subentra a Paolo Rubini che ha guidato l’associazione per due mandati. Il neo numero uno di Anra è stato nominato dal nuovo consiglio direttivo composto da: Paolo Rubini (Telecom), Roberto Bosco (Fininvest Servizi e gruppo Fininvest), Carlo Cosimi (Saipem), Claudia Costa (De Longhi), Enrico D’Alessandro (Terna), Paolo Lionetti (Autostrade per l’Italia), Barbara Monda (RiskGovernance Dipartimento di ingegneria gestionale Politecnico di Milano), Fabrizio Sechi (Fastweb), Michele Strani (Angelini), Marco Terzago (Skf Industrie). Con questa elezione il numero dei consiglieri passa da nove a undici, una scelta dettata dai molti fronti di attività dell’associazione e resa possibile dalla crescita del numero dei soci. Il presidente uscente Rubini, Lionetti, Costa e D’Alessandro sono stati ora designati come vice presidenti. 


A SUPPORTO DEL RUOLO DEL RISK MANAGER

Una nomina, quella di De Felice, nel segno della continuità con il direttivo uscente. “È mio obiettivo – ha detto il nuovo presidente – portare avanti con vigore le azioni che abbiamo intrapreso nell’ultimo triennio sotto la guida di Paolo Rubini e finalizzate a far diventare sempre più Anra promotore della diffusione della cultura del rischio presso le imprese italiane, ponendola come principale stakeholder a livello nazionale sulle tematiche della gestione del rischio”. Come illustrato nella relazione di fine mandato, il triennio appena concluso è stato per Anra all’insegna del rilancio, con il consolidamento di azioni che ne hanno rafforzato la visibilità e l’autorevolezza; da ultima la nuova campagna di adesione per incrementare il numero dei soci (oggi 170). Un’iniziativa che si pone obiettivi ambiziosi e vuole puntare alle Pmi e alle funzioni aziendali che operano nell’ambito della gestione del rischio. Con il nuovo presidente, Anra intende sostenere decisamente il ruolo e l’importanza del risk management all’interno delle imprese, una funzione che deve essere sempre più integrata nelle logiche di corporate governance.  
Non solo onore, ma anche oneri per De Felice chiamato alla guida dell’associazione italiana nell’anno in cui il Ferma Forum, evento biennale organizzato dalla Federazione delle associazioni nazionali europee di risk management, avrà luogo proprio nel nostro Paese, a Venezia dal 4 a 7 ottobre. Per De Felice, che è anche vice presidente di Ferma e segretario generale di Ifrima (International federation of risk management associations), l’evento “sarà un’occasione unica sia in termini di networking sia per il valore delle testimonianze, con la partecipazione prevista di oltre 2.000 professionisti della gestione dei rischi provenienti da tutta Europa e dal resto del mondo”. 




Nella foto: Alessandro De Felice, nuovo Presidente ANRA


COME PROTEGGERE BENI E PERSONE DAL RISCHIO TERRORISMO?

Terminata la cerimonia elettiva il nuovo consiglio direttivo si è messo subito al lavoro nell’ambito del convegno organizzato da Anra: Rischi geopolitici e terrorismo: quali domande, quali risposte. Un focus per attualizzare il rischio terrorismo oggi e gli strumenti che le imprese possono adottare per tutelare le proprie attività e i collaboratori che operano all’estero. Lavori aperti con la relazione di Marco Lombardi, docente all’Università Cattolica di Milano ed esperto sui temi della sicurezza e della gestione delle emergenze, che ha illustrato la storia e l’evoluzione dell’Isis, il califfato islamico che oggi rappresenta la maggiore minaccia in termini di terrorismo. Archiviato il tema della minaccia, è stata la volta dell’opportunità. E a tal proposito un interessante break è stato fornito dalla presenza di Manuel Di Casoli, direttore Field Operations e responsabile della business continuity per Expo 2015, che ha brevemente illustrato le complessità della gestione e del controllo della sicurezza di un evento che per sei mesi è al centro dell’attenzione mondiale: una città che accoglie milioni di visitatori, da presidiare costantamente sotto tutti i punti di vista, dalla raccolta differenziata agli animali esotici, fino alle complessità date dalla sicurezza in una situazione che vede ospitate a poche decine di metri tra loro nazioni dai forti contrasti politici e religiosi. 
Infine, Peter Cooper, regional security manager di International Sos e Paolo Tassetti, property and technical lines manager di Ace European Group hanno fornito una panoramica sui servizi che le rispettive compagnie mettono a disposizione delle aziende per la protezione delle persone e dei beni dalle minacce terroristiche. 

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