UNO STRUMENTO DI MESSA IN SICUREZZA DELL’IMPRESA

La tutela legale è un prodotto di protezione che interessa sempre di più le aziende, spinto oggi dalla consapevolezza che esistono minacce crescenti e ambiti di rischio non coperti, oltre a tempi della giustizia che fanno crescere i costi per potersi difendere

UNO STRUMENTO DI MESSA IN SICUREZZA DELL’IMPRESA
Il mercato della tutela legale ha mostrato uno sviluppo costante negli ultimi 10 anni, raggiungendo nel 2018 un valore di 446 milioni di euro (erano 290 nel 2008), con un tasso annuo di crescita del 4,4% nel periodo, ma che è del 6,9% solo rispetto al 2017. Un trend positivo, che indica una dinamica opposta nello stesso arco di tempo rispetto al ramo auto, e superiore agli altri rami danni. 
La ragione di questa crescita, ha fatto notare Guglielmo Elefante, responsible for underwriting di Das Difesa Legale, sta in una diversa sensibilità da parte delle imprese, che hanno imparato a conoscere questi prodotti e a ricercarli come forma di tutela. La ragione risiede in un contesto che ha visto aumentare negli ultimi anni i fattori di rischio, a partire dalla proliferazione normativa fino ai rischi emergenti, e nella consapevolezza che per crescere sui mercati serve poter agire in sicurezza. Dall’altro lato, si manifesta la certezza dell’aumento dei tempi e dei costi della giustizia.
Tra i rischi emergenti, un focus particolare lo merita il Gdpr. La formulazione scelta dal legislatore, che fornisce principii di conformità lasciando libertà di scelta nelle modalità di attuazione, si può rivelare fonte di insidie per le imprese, che devono implementare processi di adeguamento e che verranno valutate a posteriori sull’impostazione complessiva dei trattamenti. È evidente che fino a che non avrà luogo un’ispezione, nessuno potrà sapere se le modalità scelte dall’azienda saranno considerate dal regolatore in linea con le attese.
 
LA RC PUÒ NON BASTARE

Ampliando lo spettro dei rischi, collegato al tema del Gpdr è il cybercrime (negli ultimi due anni i casi di phishing e social engineering sono aumentati del 1166%), ma sono molte le minacce che toccano le imprese, tanto più se sono orientate a muoversi sul mercato e a crescere. 
Accanto agli ambiti di rischio, la tutela legale è uno strumento a cui molti ricorrono come forma di protezione in caso di procedimenti giudiziari. I dati della giustizia italiana confermano l’incertezza dei tempi e, di conseguenza, dei costi: nel 2018 erano più di 3 milioni i procedimenti penali pendenti, 3,8 milioni quelli civili, con una durata media per arrivare a sentenza nel civile di 991 giorni lavorativi. 
Di fronte a questi numeri la polizza di tutela legale si presenta come una forma di protezione. “Una delle ragioni della crescita di questo mercato – ha affermato Elefante – risiede nella consapevolezza che la polizza di Rc da sola non è sufficiente a raggiungere l’obiettivo di non intaccare il patrimonio personale o aziendale del cliente, così come nella presa d’atto che alcuni rischi non possono essere assicurati con una Rc, e che esistono rischi legali che non sono coperti da altri tipi di polizza”. Tra i rischi legali non coperti da Rc ci sono i procedimenti penali collegati al sinistro per cui era attiva la polizza, la chiamata in causa della copertura o l’inoperatività della stessa. 

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