NUOVI MODELLI ASSICURATIVI PER LA MOBILITÀ EMERGENTE

Le nuove abitudini di spostamento impongono una tariffazione della Rc auto non più basata sui parametri tradizionali, ma che rifletta la rischiosità della singola tipologia di veicolo e dell’uso che ne viene fatto

NUOVI MODELLI ASSICURATIVI PER LA MOBILITÀ EMERGENTE
👤Autore: Maria Moro Review numero: 100 Pagina: 31
Quello attuale è un momento di forte trasformazione per lo sviluppo del business assicurativo sull’auto. Le compagnie si trovano a gestire una situazione ambivalente: guardando all’oggi, l’inflazione e l’aumento dei prezzi delle materie prime si riflettono sui costi dei ricambi e della filiera, con un potenziale impatto sulla quotazione dei rischi, specie per i contratti pluriennali. In una prospettiva appena più lunga, il rischio è rappresentato dal cambiamento dei paradigmi di mobilità, tra un parco auto di proprietà sempre più vecchio e nuove modalità che guardano alla condivisione e alla tecnologia. 
Questo panorama chiama in causa il ruolo degli ecosistemi della mobilità nella costruzione di servizi assicurativi. Giuseppe Barbati, direttore generale di Double S Insurance Broker, nel corso dell’intervista condotta da Maria Rosa Alaggio, direttore di Insurance Review, ha osservato come divengano centrali gli accordi tra gli attori della nuova mobilità (quindi costruttori, noleggiatori, società di car sharing e di leasing) e compagnie: “I cosiddetti contratti di subscription acquisiscono un peso sempre maggiore nella distribuzione dei servizi di spostamento. L’assicuratore si trova a dover rimodulare il modello di copertura fino a ora offerto al cliente privato. Di fronte all’orientarsi degli spostamenti verso l’utilizzo misto di mezzi differenti accessibili tramite un canone di mobilità, anche l’offerta assicurativa dovrà necessariamente cambiare”. 

IL RUOLO DEL BROKER NELLA COSTRUZIONE DEI PROGRAMMI 

La transizione sarà dall’attuale tariffazione personalizzata, misurata su determinate caratteristiche e sul comportamento di guida, verso la costruzione di premi basati sul rischio correlato alla tipologia di veicolo e al modo d’uso.
Secondo Barbati, l’area sinistri sarà sempre più l’ago della bilancia della competitività delle compagnie. In questo senso già i veicoli dotati di Adas costituiscono un rischio minore, ma in genere la tecnologia (dalle app di segnalazione del sinistro in tempo reale, all’utilizzo delle immagini e dei sistemi di video perizia correlati alla valutazione del danno) avrà un impatto notevole sui tempi di gestione e liquidazione del sinistro, migliorando il conto economico.
In questo senso, Double S si propone come interlocutore attivo. “Il broker, in quanto intermediario, ha il ruolo di individuare e intercettare le esigenze di un mercato che cambia e portarle al tavolo delle compagnie, che fattivamente si assumono il rischio. Oggi – ha concluso Barbati – noi lavoriamo sul passaggio dalla mobilità di proprietà a una che sposta il rischio al distributore del servizio, creando programmi per questo target così da avere prodotti sempre più allineati alle potenzialità delle nuove tecnologie”.

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