AUTO TECNOLOGICHE, SERVONO NUOVE PROFESSIONALITÀ

Il parco circolante invecchia e ricorre più spesso alle riparazioni. In parallelo, l’introduzione di veicoli meno inquinanti è più lenta del previsto: in ogni caso le nuove vetture sono dotate di sistemi Adas, che richiedono officine specializzate e un salto di qualità nell’installazione

AUTO TECNOLOGICHE, SERVONO NUOVE PROFESSIONALITÀ
👤Autore: Maria Moro Review numero: 100 Pagina: 41
Il parco circolante italiano è oggi il più ampio di sempre, ma il ritmo della conversione al motore elettrico non sarà rapido. In parallelo cresce la qualità della tecnologia sulle autovetture, con l’aumento dell’installazione di Adas che avrà un impatto sul business dell’assistenza. 
Un’indagine di mercato commissionata da Glassdrive e illustrata da Marco Morello, sales manager Italia della società, ha mostrato che la crescita del numero delle auto circolanti in Italia è in costante ascesa, anche se meno marcata negli ultimi anni; in parallelo si è assistito a un aumento dell’età media dei veicoli, che si avvicina ai 10 anni, ed è cresciuta di due nell’ultimo decennio. “Rispetto a quanto avveniva nel recente passato, l’età dei veicoli si è uniformata tra nord e sud del Paese, ma l’invecchiamento porta con sé una maggiore necessità di assistenza”, ha commentato Morello. 
Di contro, la ricerca evidenzia che nei prossimi sette-dieci anni la penetrazione dei motori ecologici rispetto a quelli a scoppio sarà inferiore alle attese; ibrido ed elettrico cresceranno ma con grande lentezza (tra lo 0,3% e il 4%) e al 2030 i tre quarti del parco circolante sarà costituito ancora da auto a motore tradizionale. 

COSA È RICHIESTO AI CENTRI DI ASSISTENZA

Già oggi però, ha affermato Morello, “le nuove auto sono tutte dotate di sistemi di supporto alla guida che le rendono più sicure. Gli Adas necessitano di un’assistenza con competenze diverse rispetto a quelle tradizionalmente conosciute dai riparatori e che, nel caso dei cristalli auto, sono richieste oggi nel 20% delle sostituzioni”.
Cambiano anche le abitudini del consumatore rispetto alla manutenzione della propria auto: nel momento di usufruire di un centro di assistenza, per il 26% degli automobilisti il criterio di scelta sono l’affidabilità e la sicurezza, per il 12% la vicinanza rispetto al tragitto casa – lavoro, per l’11% è il prezzo, e una pari percentuale valuta la rapidità della riparazione. Un’altra tendenza riferita da Morello riguarda il progressivo calo del numero medio di ingressi presso i diversi centri di riparazione auto, determinato dall’avvento dei centri multiservice.
In questo quadro, Glassdrive (gruppo Saint-Gobain) rappresenta una rete di centri che si occupa di installazione e sostituzione di cristalli per l’auto. In Italia Glassdrive conta 379 tra centri e service point (punti in cui l’automobilista può richiedere il supporto di un tecnico Glassdrive senza doversi recare nel centro specializzato) a cui si aggiungono le officine mobili che possono servire il cliente a domicilio. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Articoli correlati

I più visti