ANIA - GOVERNO, UN DIALOGO POSSIBILE?

Segnali di apertura arrivano dall’esecutivo alle istanze riformatrici dell’Associazione, espresse dal suo presidente, nel corso dell’assemblea annuale. Di contro, le assicurazioni si dichiarano pronte, a fronte di incentivi fiscali, a finanziare le aziende

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👤Autore: Laura Servidio Review numero: 17 Pagina: 46 - 48
Un’azione riformatrice e una fiscalità agevolata. Questo l’appello dell’Ania, al governo, sulle tante questioni irrisolte del settore assicurativo: dal finanziamento delle imprese al welfare, dall’Rc professionale alle catastrofali, fino all’agognata approvazione delle tabelle risarcitorie sulle macrolesioni.

“Il nuovo governo – ha affermato Aldo Minucci, presidente Ania, all’annuale assemblea dell’associazione delle imprese assicuratrici – ha mostrato un’ambizione riformatrice. È il momento, dunque, di accelerare sui programmi di riforma facendo seguire alle enunciazioni interventi concreti”. 

Un appello prontamente raccolto dal ministro dello Sviluppo economico, Federica Guidi. “Dobbiamo fare in modo che il mercato delle assicurazioni in Italia divenga sempre più esteso, moderno ed efficiente”. Di contro, l’esecutivo chiede un impegno più consistente delle compagnie al finanziamento dell’economia: “i quasi 600 miliardi di euro di investimenti delle assicurazioni – esorta Guidi – devono essere allocati in maniera più dinamica, diversificata ed efficiente”. In questa direzione va la misura, contenuta in un recente decreto, che consente alle compagnie di erogare direttamente finanziamenti alle imprese: “si tratta – ha spiegato il ministro – di una svolta storica per il nostro sistema finanziario, fondamentale per aprire canali di finanziamento alternativi”.


LA LEVA FISCALE

L’industria assicurativa, dal canto suo, si dichiara pronta a dare un contributo, “ma – avverte Minucci – è indispensabile che sia prevista una fiscalità agevolata per i prodotti di risparmio di lungo termine, che dovrebbero avere una durata iniziale superiore ai cinque anni e una tassazione ridotta al 12,5%”.
Interventi fiscali sono richiesti anche in tema di previdenza e sanità. “Il recente aggravio di mezzo punto percentuale della tassazione sui rendimenti maturati dai fondi pensione – sottolinea il presidente Ania – non è coerente con la necessità di incentivare le adesioni dei lavoratori, soprattutto di quelli giovani”. E va rivisto il Patto per la salute, dando “maggiore spazio alle forme sanitarie integrative per le quali andrebbe reso omogeneo il trattamento fiscale, equiparando le polizze ai fondi e alle casse sanitarie”. Una proposta che il governo vede positivamente: “associare al pilastro della previdenza complementare – ribadisce il ministro – un meccanismo integrato di assistenza socio-sanitaria, è un’opportunità che va colta”.




COPERTURA CONTRO LE CATASTROFI

Gli assicuratori invocano l’obbligatorietà in particolare per le polizze catastrofali. “Il nostro modello – spiega il presidente Ania – si basa sulla limitazione dell’intervento economico a carico dello Stato a una predeterminata percentuale del danno subito (ad esempio il 50%). La quota di rischio esclusa dall’intervento pubblico sarebbe coperta da una polizza privata obbligatoria, sottoscritta dai proprietari di abitazione”. Anche qui, sono da prevedere incentivi fiscali per contenere i costi del sistema per gli assicurati. “Mi riferisco – ribadisce Minucci – sia alla detraibilità dal reddito del premio versato, sia alla riduzione dell’imposta sulle assicurazioni, attualmente pari al 22,5%, che penalizza fortemente chi deve stipulare una polizza”. 
Anche il Mise è disponibile ad approfondire un percorso che promuova la diffusione delle coperture per danni catastrofali. “Per raggiungere questo obiettivo – conferma Guidi – potranno essere stipulate delle convenzioni quadro per predeterminare con certezza la copertura pubblica di una parte degli indennizzi, variabile in funzione delle diverse tipologie di edifici danneggiati”.


IN ATTESA DELLE TABELLE

Altra annosa questione, l’Rc auto e l’approvazione delle tabelle sui risarcimenti delle macrolesioni. “Chiediamo al governo – insiste Minucci – di approvare subito le tabelle di valutazione del danno biologico derivante da lesioni gravi, che avrebbe un effetto immediato: una diminuzione stimabile nel 3% del prezzo Rc auto in Italia”. Pronta la risposta dell’Esecutivo: “non ci possiamo permettere di aspettare ancora – conferma il ministro – si devono avvicinare i valori dei risarcimenti alla media europea, garantendo certezza e unitarietà di trattamento a livello nazionale. Occorre spezzare il circolo virtuoso fra incremento dei costi dei risarcimenti e aumenti delle polizze. Non ci sono strade alternative”.
Per raggiungere l’obiettivo, l’Esecutivo intende promuovere misure di contrasto alle frodi assicurative, attribuendo all’Ivass poteri e strumenti di vigilanza, tra cui le banche dati e le procedure di controllo preventivo. “Il nostro impegno per arginare il fenomeno delle frodi – conferma il ministro – sarà fortissimo. I costi dei premi sono ormai insostenibili per molte categorie di assicurati: 95 assicurati su 100 pagano un premio superiore a quello medio europeo”.
Si apre, dunque, una nuova fase di “dialogo istituzionale”, come conferma lo stesso ministro, sostenuta anche dagli assicuratori: “riteniamo – conclude Minucci – che ci siano finalmente le condizioni per giungere a soluzioni in grado di garantire equità, protezione e benessere ai cittadini”.








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