DALLA SOFFERENZA ALLA SICUREZZA

Per le Pmi italiane, sempre più votate all’export in un contesto economico in continua evoluzione, la gestione dei crediti è un elemento di opportunità ma anche di rischio. Antonella Vona, direttore marketing e comunicazione di Coface Italia, spiega in che modo l’assicurazione dei crediti può rappresentare uno strumento efficace per scambi commerciali più sicuri

DALLA SOFFERENZA ALLA SICUREZZA
Autore: Beniamino Musto Numero Review: 17 Pagina: 33
Complice il calo dei consumi interni, un numero crescente di piccole e medie imprese italiane ha iniziato a guardare fuori dei nostri confini. Attualmente le aziende che esportano sono circa 200 mila, di cui 188 mila Pmi che rappresentano il 54% delle nostre vendite all’estero. 
In un contesto economico internazionale in costante evoluzione, uno dei fattori di maggiore rischio che le imprese devono tenere sotto controllo è quello della gestione dei crediti commerciali: “la fonte principale di finanziamento nel mondo – spiega Antonella Vona, direttore marketing e comunicazione di Coface Italia – non è il credito bancario ma il credito tra le imprese, meglio conosciuto come credito commerciale”. In Italia, i crediti verso i clienti rappresentano circa un terzo dell’attivo di bilancio. Ogni vendita a dilazione presenta un rischio, di conseguenza ogni impresa deve decidere come gestirla, tutelandosi dai rischi delle perdite su crediti, rendendo omogeneo il processo di definizione dei fidi interni, e monitorando la clientela anche per profili di rischio. 


PREVENIRE I MANCATI PAGAMENTI

“Per le aziende votate all’export – osserva Vona – queste sfide sono ancora più ampie”. Per questo motivo, tra i principali supporti che Coface offre alle aziende ci sono la reportistica sul rischio Paese, che misura l’influenza dell’evoluzione macro-economica e istituzionale di uno Stato sul rischio credito delle sue imprese, e, ovviamente, l’assicurazione dei crediti, di cui Coface è uno dei principali player al mondo. “Questo tipo di copertura assicurativa – sottolinea Vona – è uno strumento ideale per le aziende che ambiscono a sviluppare il proprio fatturato in serenità, in quanto beneficia della sinergia di più servizi: oltre alla protezione assicurativa in caso di insolvenza dell’acquirente, offre la prevenzione dei mancati pagamenti sulla base della valutazione dell’affidabilità”, che è realizzata sull’analisi preliminare della capacità delle imprese acquirenti di onorare gli impegni assunti con la fornitura a credito. In base alla valutazione di Coface (che elabora informazioni su 65 milioni di imprese in tutto il mondo) è assegnato loro un limite di credito, entro il quale interviene la copertura di polizza; la solvibilità di ogni singolo debitore è regolarmente monitorata, permettendo così di adeguare rapidamente i limiti di credito in base alle necessità delle imprese e all’evoluzione della situazione finanziaria del debitore. Un ulteriore servizio, conclude Vona: “è quello della gestione delle azioni di recupero in Italia e all’estero che Coface è in grado di garantire, forte della sua conoscenza di norme e consuetudini nel Paese d’origine del debitore”.


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