CAMBIAMENTO CLIMATICO: RESILIENZA E SOSTENIBILITÀ GRAZIE AI DATI

In apertura dell’Innovation Summit 2022, Michele Inglese, head of sales – financial services di Capgemini in Italia, ha presentato il World P&C Insurance Report 2022 redatto dalla società di consulenza

CAMBIAMENTO CLIMATICO: RESILIENZA E SOSTENIBILITÀ GRAZIE AI DATI
👤Autore: Fabrizio Aurilia Review numero: 96 Pagina: 20
L’Innovation Summit 2022, l’evento sull’innovazione nel mondo dei rischi, organizzato da Insurance Connect, si è aperto con la presentazione del World P&C Insurance Report 2022, da parte di Michele Inglese, head of sales – financial services di Capgemini in Italia. La presentazione ha inaugurato la prima opening session, moderata da Maria Rosa Alaggio, direttore di Insurance Review
L’obiettivo del report di Capgemini è stato quello di verificare il livello di maturità del business model delle compagnie in tema di resilienza climatica, ma non solo. Tra le oltre 270 compagnie intervistate, più di una su due ha un discreto livello di consapevolezza riguardo le tematiche della sostenibilità e della resilienza, ma solo l’8% ha sviluppato un modello coerente. L’82% delle imprese migliori ha un relisience officer, mentre altre hanno incorporato il rischio climatico nei prodotti e fanno investimenti e underwriting Esg. “L’attenzione a investimenti green, d’altra parte – ha ricordato Inglese –, è molto diffusa ma applicarla su larga scala è appannaggio solo delle migliori compagnie del mercato”.
La chiave per migliorare questi indicatori sono i dati: “i cosiddetti champion – ha spiegato – sanno utilizzare le informazioni e applicarle a modelli di machine learning su tutta l’organizzazione”. 
I dati sono indispensabili anche dal punto di vista commerciale e di disegno dei prodotti: “integrare il prodotto con servizi assicurativi, aumentando il numero di garanzie offerte, permette di innovare i contratti tradizionali”, ha fatto notare Inglese.
   
I LIVELLI DELL’ECOSISTEMA

Da un migliore e più maturo utilizzo dei dati allo sviluppo di ecosistemi il passo è breve, ma non certo semplice. Secondo Capgemini, in questa fase dell’evoluzione del mercato, esistono tre livelli di ecosistema. Il primo, quello base potremmo dire, è l’ecosistema assicurativo, cioè quello che fa più direttamente riferimento ai servizi propri della compagnia; poi c’è l’ecosistema digitale, che comprende la distribuzione e le tecnologie IoT (più o meno avanzate); e infine il cosiddetto ecosistema di resilienza, considerata la vera sfida per l’assicurazione, e che include tutte quelle collaborazioni con terze parti e istituzioni pubbliche che permetterebbero all’assicuratore di veicolare al meglio il proprio valore.
“Le compagnie – ha continuato Inglese – devono definire un piano d’azione lungo tutta la catena del valore assicurativo; devono essere più decise a investine sulla sostenibilità; pensare a prodotti per categorie oggi difficilmente assicurabili. In ultima analisi, ripensare i sinistri, attuare una vera e propria claims transformation, sviluppando un modello scalabile, con pratiche di rimborso sostenibili. Basti pensare – ha concluso – che l’1% del carbon footprint globale deriva da come vengono gestiti i sinistri”. 

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