TECNOLOGIA PER IL VALORE DELLA POLIZZA

L’integrazione di strumenti come dispositivi IoT, blockchain e intelligenza artificiale, secondo Omar Ogliar Badessi e Mario Manzi di Atumtek Group, può valorizzare la componente di servizio di una copertura assicurativa e generare soddisfazione presso la clientela

TECNOLOGIA PER IL VALORE DELLA POLIZZA
👤Autore: Giacomo Corvi Review numero: 110 Pagina: 40
Inutile nascondersi, la polizza auto (ma non solo) è ancora largamente percepita dalla clientela come un’imposizione. “Forse il mercato non è riuscito a trasmettere pienamente il valore di una copertura assicurativa e infondere il concetto che dietro a una polizza, oltre che la semplice liquidazione di un eventuale sinistro, c’è sempre anche una componente di servizio reso alla clientela”, ha osservato Omar Ogliar Badessi, responsabile factory di Atumtek Group. Riuscire a far passare questo messaggio non è affatto semplice. E forse, secondo il manager, servirà anche il contributo di quelle tecnologie che faranno parte della mobilità del futuro e, più in generale, della nostra vita quotidiana di domani: dispositivi IoT, soluzioni wearable, blockchain e intelligenza artificiale. “Tutte queste tecnologie, se adeguatamente integrate, possono contribuire a trasmettere il valore di una polizza, andando oltre la mera liquidazione del sinistro – ha aggiunto – e offrendo servizi di mitigazione e prevenzione del rischio”.

UN’ASSICURAZIONE CHE TI SEGUE

Per far comprendere la portata della novità, Mario Manzi, responsabile R&D, innovation & mobile di Atumtek Group, ha preso l’esempio di una polizza parametrica per il ritardo dei voli aerei. “È un modello che sta prendendo progressivamente piede sul mercato e ha già dimostrato di saper integrare bene le tecnologie a disposizione per offrire un servizio alla clientela”, ha commentato. Nel dettaglio, ha proseguito, “queste soluzioni utilizzano la blockchain e le informazioni fornite dai cosiddetti oracoli per certificare il sinistro ed emettere il rimborso garantito alla clientela”.
Il caso citato costituisce soltanto un esempio di una tendenza più generale che vedrà la tecnologia sempre più protagonista del settore assicurativo. “In futuro è possibile immaginare che questa integrazione di soluzioni potrà seguire il cliente nei vari momenti della sua giornata, fornirgli assistenza in caso di bisogno e mitigare le possibili fonti di rischio”, ha osservato.

TECNOLOGIA E TOCCO UMANO

La novità potrebbe avere effetti positivi anche per il business delle assicurazioni. “L’adozione di un business process management in qualità di orchestratore delle diverse tecnologie a disposizione – ha osservato Manzi – può per esempio consentire di arrivare in poche ore alla liquidazione di un sinistro”. Sull’utilizzo dell’intelligenza artificiale nella filiera della gestione sinistri si è soffermato in chiusura anche Ogliar Badessi. “Questa tecnologia può essere utilissima nello snellire il processo di raccolta, elaborazione e certificazione delle informazioni, però non può essere lasciata da sola: soltanto il connubio fra intelligenza umana e artificiale – ha chiosato – risulterà alla fine in grado di ridurre i costi operativi e di generare soddisfazione per il cliente”.

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