SOLVENCY II RINVIATA: QUALI LE CONSEGUENZE?

L'entrata in vigore della direttiva Solvency II, originariamente prevista in ottobre 2012, è stata rinviata a gennaio 2014. Ora però sembra che anche questa data slitterà probabilmente al 2015, se non addirittura al 2016.

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Autore: Alessandra Gambini Numero Review: 1 Pagina: 12 - 13
La perdurante incertezza sulla data d’introduzione del nuovo regime di solvibilità prospettico e risk-based sta causando forti preoccupazioni all’industria assicurativa europea che chiede maggiore chiarezza sulla tabella di marcia e delle tempistiche realistiche. 

I PRINCIPALI NODI IRRISOLTI

Le ragioni del ritardo sono molteplici, tra le quali una generica constatazione che lo stato di preparazione del settore non sia ancora particolarmente avanzato, ma soprattutto una serie di temi, che sembrano dettagli tecnici ma che invece avrebbero un impatto enorme per il settore, in particolare nell’attuale congiuntura economica non favorevole, come ad esempio il tasso di sconto da utilizzare nella valutazione delle Technical Provision. Infatti, allo stato odierno della normativa, Solvency II disincentiva l’offerta di prodotti assicurativi garantiti di lunga durata, non permettendo alle compagnie di assolvere il ruolo di fornitore di quei prodotti indispensabili a colmare il gap previdenziale che vediamo oggi accentuarsi sempre di più anche nel nostro Paese, così come anche di ricoprire il ruolo d’investitore istituzionale di attivi di lunga durata e/o illiquidi del mercato del credito: titoli governativi in primis ma anche corporate bond, investimenti in infrastrutture e altri attivi illiquidi.
In questo scenario s’inserisce lo studio d’impatto quantitativo iniziato il 28 gennaio e che analizzerà gli effetti sui bilanci assicurativi delle compagnie campione selezionate delle misure per la valutazione dei prodotti garantiti di lunga durata (ovvero provvisti di Long Term Guarantees). Dai risultati dello studio, che saranno pubblicati a luglio 2013, si accerteranno gli impatti delle proposte normative all’esame sui conti del settore, permettendo così al legislatore di prendere decisioni avendo piena cognizione degli effetti che le stesse avranno.


UN AVVICINAMENTO GRADUALE A SOLVENCY II 

Nonostante il rinvio, segnaliamo che l’Eiopa, l’organismo di vigilanza assicurativa europea, pubblicherà nella primavera del 2013 delle linee guida per i supervisori locali introducendo dal 1° gennaio 2014 alcuni aspetti del nuovo regime, tra cui il sistema di governance e di gestione dei rischi, l’Own Risk and Solvency Assessment (o Orsa), l’approvazione dei modelli interni e la reportistica di vigilanza. Ciò permetterà al settore un graduale avvicinamento alla nuova normativa. 


ALCUNE CONSIDERAZIONI SUGLI IMPATTI DEL RINVIO PER LE COMPAGNIE 

Il rinvio di Solvency II offre senz’altro delle opportunità al settore.  Con alcuni vantaggi:
  • Le compagnie avranno il tempo di realizzare un miglioramento dei modelli per una misurazione realistica dei rischi e dell’assorbimento del capitale, unitamente a un utilizzo gestionale del capitale, con embedding dell’Orsa, abbandonando dunque un’ottica di pura compliance. 
  • La pubblicazione delle linee guida in materia di risk management consentirà non solo un avvicinamento graduale ai nuovi requisiti di capitalizzazione, bensì permetterà di verificare l’adeguatezza della Standard Formula prima di prendere una decisione definitiva sull’eventuale adozione di un Modello Interno.
  • Il legislatore europeo avrà modo e tempo di prendere la decisione in merito al trattamento dei prodotti vita garantiti di lungo periodo a ragion veduta, avendo analizzato l’impatto dei diversi approcci valutativi.
  • Le tempistiche di entrata in vigore si allineano a quelle di IFRS Insurance contract Phase 2, permettendo così alle compagnie di procedere alle implementazioni di pari passo, e di unificare la reportistica finanziaria per quegli aspetti che saranno comuni a entrambi gli standard.
Per contro tali opportunità non sono prive di aspetti d’ombra. Tra le sfide segnaliamo: 
  • L’atteso inasprimento delle aspettative delle autorità di controllo, che saranno meno propense ad accettare forti semplificazioni o tollerare evidenze di insufficiente preparazione, con conseguente innalzamento per le compagnie degli standard di conformità.
  • Il ritardo potrebbe portare alcune compagnie a sottovalutare l’impegno necessario per l’implementazione di Solvency II, posticipando le attività necessarie anziché approfittare del maggior tempo a disposizione, aumentando così il divario di preparazione con le compagnie più avanzate, che continuerebbero a migliorare i propri modelli e processi. Riteniamo che tale scenario non sia auspicabile poiché indebolirebbe il settore. Ci auguriamo quindi che si riveli troppo pessimistico e che le compagnie sfruttino il tempo ritrovato a seguito dell’ennesimo rinvio per iniziare a operare e gestire il business in un’ottica economica.

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