HANDBOOK ANIA: È IL MOMENTO DI RIPORTARLI IN AUGE?

Negli anni ‘80 l’Ania fu promotrice di un pregevole lavoro in progress di interpretazione delle norme contrattuali assicurative, che ancora oggi rappresenta una linea guida per l’attività di loss adjusting. Un’iniziativa che merita oggi di essere ripresa, aggiornata e condivisa

HANDBOOK ANIA: È  IL MOMENTO DI RIPORTARLI IN AUGE?
Autore: Paolo Andreoli, consigliere di Aipai Numero Review: 99 Pagina: 10-11
Da anni Aipai è impegnata in un’attività di formazione e condivisione orientata alla comprensione assicurativa e all’educazione peritale, a favore della categoria e del sistema. Lo fa in modo importante, ma evidentemente ancora non basta: troppe sono le volte che in cui sono in discussione questioni elementari, a livello di alfabeto assicurativo o grammatica estimativa, questioni che non possono essere di volta in volta chiarite: sono le basi della nostra attività, l’alfabeto, appunto, del nostro linguaggio lavorativo quotidiano.
Ecco che le parole incendio, fuoco, fiamma, fumo non assumono più il significato che da sempre hanno nel contesto del contratto assicurativo, ma vengono strumentalizzate per ottenere un risultato, spesso meramente economico, da qualsiasi parte lo si sostenga.
Non voglio essere il promotore di un’unica e insindacabile dottrina, vorrei al contrario evitare che ogni interpretazione sia plausibile, anche se al di fuori di ogni assodato concetto assicurativo, contrattualizzato o espresso nel Codice Civile.
Sentiamo la mancanza di un sostegno di sistema che in passato ha dato ottimi risultati, anche se i tempi sono cambiati, il vuoto che ne deriva è sotto gli occhi di tutti.
Con una volontà più comune si potrebbe sostenere una ricerca della cultura assicurativa più condivisa, più solida e utile all’esercizio pratico quotidiano di ogni operatore, per mantenere il confronto sui termini di merito e non ancora sui dati del problema.

COLLABORARE PER UNIFORMARE I CONCETTI DI BASE DEI CONTRATTI

In passato Ania, con l’imponente lavoro degli handbook Incendio e Furto, ha rappresentato il faro dell’indirizzo interpretativo dei contratti assicurativi, con una sorprendente ed efficace capacità di uniformare i concetti di base, dando loro fondamento e sostanza, fino a giungere ad applicazioni ragionate e comprensibili.
A oggi non sembrano esserci i presupposti per il ritorno di una stagione ugualmente fertile, come dicevo i tempi sono cambiati e le conformazioni sono malviste, ma ciò non toglie che si possa fare qualcosa di condiviso: periti, assicuratori, liquidatori, broker, agenti, università e mondo accademico, imprese e aziende di produzione, ognuno può dare un enorme contributo alla formazione di una cultura assicurativa, non solo del rischio, ma anche della costruzione, trasparenza e applicabilità del contratto.
Il beneficio è certamente rivolto a tutti. Solo con un linguaggio comune, fondato su concetti ragionati e condivisi, si possono agevolare le procedure di gestione del nostro settore, a partire da quelle assuntive fino a quelle peritali e liquidative.
Lo sforzo che quotidianamente si mette in campo per sostenere in queste condizioni il mercato è, a mio parere, spropositato, sia per chi ci opera, sia per la collettività in ragione dei contenziosi che si possono ingenerare.
Serve un approccio innovativo per avere il coraggio di porre conoscenza e competenza alla base del nostro lavoro, quali elementi determinanti al concorso di un miglior risultato economico, oltre che sociale.



STRUMENTI PER TRASMETTERE CONOSCENZA E COMPETENZA

Come per ogni progetto, servono risorse, economiche sì, ma anche intellettuali, di chi è in grado di comprendere la portata di questo cambiamento, di chi è in grado di stimarne i benefici in modo più definito di quanto siamo oggi in grado di fare.
Il Centro Studi Aipai da sempre cerca di conservare in sé la cultura del diritto assicurativo e della tecnica peritale, con tutte le evoluzioni che nel tempo si sono manifestate, facendosi custode di una conoscenza ed esperienza ultra decennale. Non siamo però in grado di essere efficaci se non con il sostegno e la condivisione di questi intenti con altri autorevoli soggetti del settore che, come noi, possono avere interesse a conservare e trasmettere alfabeto, grammatica e sintassi del nostro lavoro.
Aipai continua a crederci. Senza alcuna presunzione né volontà di sostituirsi ad Ania, è convinta che questa possa essere la strada maestra per dare certezza e fondamento al contratto assicurativo e propone la propria collaborazione attiva per riprendere l’iniziativa degli handbook o studiare strumenti analoghi, operando insieme in ogni direzione costruttiva a vantaggio delle parti e del sistema.

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