UNA CATEGORIA PIU' FORTE

Tra certificazione della professione, attività di formazione e raccolta di dati statistici sul territorio, l’anno appena passato si chiude con un bilancio positivo per la capacità di rappresentare il valore del loss adjuster nel nostro Paese

UNA CATEGORIA PIU' FORTE
Autore: Francesco Cincotti, presidente di Aipai Numero Review: 41 Pagina: 14 - 15
Assistiamo a una crisi di mercato, con particolari riflessi sulla professione peritale. Non esiste, in vero, una ricetta per uscirne e sarebbe altrettanto sbagliato ricercare una formula per contrastare il cambiamento. Un’onda non si ferma, si asseconda con intelligenza per riuscire poi a cavalcarla. Bisogna adattarsi al cambiamento, e per farlo è necessario mettersi in discussione. I membri del consiglio direttivo di Aipai si stanno spendendo per fare luce sul sentiero tortuoso che ci toccherà percorrere nei prossimi anni, cercando di essere pionieri e di rompere gli schemi, se serve.

È innegabile la contrazione del numero dei sinistri (soprattutto property) come diretta conseguenza del rallentamento dell’economia del Paese, e il mondo peritale non può fare altro che prendere atto di questa nuova configurazione del mercato per potersi adattare e performare al meglio. Per raggiungere questi obiettivi, nel corso dell’ultimo anno, Aipai si è mossa su numerosi fronti.
Grazie a un intenso lavoro di gruppo, e soprattutto grazie alle caratteristiche che contraddistinguono Aipai, abbiamo portato l’Associazione all’iscrizione e al riconoscimento presso il ministero dello Sviluppo Economico; per questo, siamo oggi nelle condizioni di rilasciare ai nostri soci una attestazione di merito, che qualifica ogni associato, secondo le indicazioni degli articoli 6 e 7 della legge 4/2013. 
È stato inoltre costituito un comitato scientifico che ci consente di fare fronte anche all’impegno di predisporre lo Sportello del consumatore, novità di rilievo per associazioni del nostro tipo, e ulteriore garanzia per gli utenti che usufruiscono dei servizi svolti dai soci. 

Grazie alla pubblicazione, lo scorso marzo, della norma Uni 11628, i periti assicurativi possono ora ottenere una certificazione a opera di un certificatore esterno che ne giudica la conformità ai requisiti della norma. Nel corso di questi primi mesi, sono già un centinaio i soci Aipai che si sono sottoposti all’esame, e sono quindi in possesso della certificazione ufficiale. 
Aipai continua inoltre a mantenere in Europa la guida del comitato catastrofi di Fuedi, tenendo aggiornata l’agenda europea con ricerche e raccolte dati da tutto il continente, e con proposizioni sul tema. Il nostro lavoro è provatamente apprezzato e riconosciuto da tutti i paesi membri.





DATI E INFORMAZIONI DAL VALORE INESTIMABILE

Altro fatto di rilievo dell’anno appena concluso è che, per la prima volta nella storia di Aipai, abbiamo dati statistici su cosa siamo, su dove siamo, e su come siamo. Il dato è ancora grezzo, ma è l’inizio di un processo di consapevolezza utile a percorrere quelle strade ove occorra rappresentare noi stessi per accedere a nuovi progetti o per cogliere nuove opportunità. 
Da tali informazioni, emergono dati interessanti, quali ad esempio che, nel complesso, i soci Aipai gestiscono in prima persona ben 62 mila pratiche in un anno; per svolgere queste attività, i soci percorrono otto milioni di chilometri in auto (ovvero oltre venti volte distanza tra la Terra e la Luna!), si spostano utilizzando il treno 3.800 volte e 1.500 volte utilizzando l’aereo. Se si considera l’intero indotto degli studi peritali di cui fanno parte i soci Aipai, si annoverano circa 1.600 addetti complessivi (che comprendono anche gli addetti all’attività amministrativa), che gestiscono in totale 530 mila pratiche all’anno. Questa base dati si integra con un progetto di raccolta dati relativi ai sinistri che, in tempi relativamente brevi, può produrre una serie di indicatori statistici il cui valore è semplicemente inestimabile. 

IL DIALOGO CON IL COLAP
 
Nel 2016 è finalmente nata la confederazione dei Periti Uniti, che è non solo un esercizio pratico di cessate il fuoco tra periti, ma anche un’iniziativa accolta con grande favore dal mercato, e che ha sino a oggi raggiunto con puntualità tutti gli obiettivi in agenda, ovvero un convegno unificato, un rappresentante esterno di categoria, e lo stanziamento di un fondo minimo cospicuo per le attività da programmare.
Grazie agli ottimi rapporti instaurati in seno al Colap (coordinamento libere associazioni professionali), abbiamo inoltre formulato e consegnato al Colap stesso la bozza di un vero e proprio emendamento al disegno di legge sul lavoro autonomo, che prevede i periti assicurativi quali liquidatori per conto del Governo in caso di catastrofe naturale. Un documento molto ben congeniato, asciutto ma di grande impatto, comprensivo di un vero e proprio testo di copertura impostato come fosse una polizza, testo che Colap ha apprezzato e che si è impegnato a far pervenire in Parlamento nei tempi e nei modi più opportuni. Incrociamo le dita per il successo dell’operazione.

Sono momenti come quelli appena trascorsi che mi trasmettono personalmente vera gioia e soddisfazione: momenti che mi fanno sentire, con orgoglio, il presidente di Aipai.
Ci auguriamo che il 2017 sia un anno altrettanto ricco di novità: il consiglio direttivo Aipai è pronto ad affrontare le nuove sfide che il mercato porrà al mondo peritale. 

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